Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Concessionario

A13. Il concessionario che non è un’amministrazione aggiudicatrice è assoggettato all’obbligo di trasmissione dei dati dei contratti affidati/aggiudicati?

A seguito di procedura di gara aperta è rimasta aggiudicataria della concessione del servizio di gestione parcheggi una associazione temporanea d'impresa, costituita da due Srl che prevede la partecipazione al 50% ognuna. Ai fini della stipulazione del relativo contratto con il Comune hanno costiuito formalmente, per atto notarile, l'ATI conferendo il mandato alla Società capofila. Prima della stipulazione del contratto di concessione la mandataria ha preannunciato di voler dare esecuzione al contratto mediante società di fatto costiuita da entrambe le Società in regime di associazione, munita di specifica posizione fiscale, la quale farà fronte in forma unitaria agli obblighi contrattuali. Avendo riscontrato una pluralità di orientamenti anche diametralmente opposti (anche favorevoli all'applicazione del regime civilistico dell'Associazione - es. Civile.it), nonchè il parere n.142 del 22.07.2010 dell' Avcp, sono orientato a ritenere non applicabile il regime civilistico (non ritenendo questa la ratio della normativa sugli appalti e le associazione d'impresa) e dunque ad esigere che le prestazioni ed obbligazioni siano rese dalle singole società in associazione per la quota percentuale indicata in offerta, fermo restando che l'interlocutore contrattuale unico della stazione appaltante è l'impresa mandataria. Si chiede al riguardo l'avviso di codesto servizio di supporto giuridico.

All’inizio di una procedura di Project Financing per la costruzione di loculi cimiteriali e relativi servizi, è stato staccato un CUP e un CIG per l’importo stimato della Concessione che comprende l’investimento iniziale (ovvero i lavori) ed i servizi annessi per l’intera durata (30 anni).
Nell’attività di monitoraggio tramite la piattaforma dell’Osservatorio Lavori Pubblici, non è prevista questa casistica, pertanto, in questa prima fase è stato riportato il quadro economico desumibile dal PEF ma con notevoli incongruenze, finalizzate a far sì che il sistema accettasse i campi compilati.
Nella procedura di Concessione, sarà il privato a progettare ed eseguire l’opera. Si chiede come è possibile eseguire il monitoraggio, vista la discordanza tra il valore del CIG (comprensivo di tutto) e il valore dell’investimento iniziale notevolmente inferiore per la ragione sopra esposta.
A chi compete il monitoraggio e come potrà essere eseguito, visto che non è possibile adattare i campi a questa specifica situazione?