Parere tratto da fonti ufficiali

Sospensione dei lavori - Pagamenti
QUESITO del 28/01/2008

Il Comune di … (VI) ha appaltato i lavori di costruzione di una bretella viaria, importo dell’opera € 1.860.000,00 finanziato per € 1.600.xxx,xx con un contributo statale, importo di contratto € 905.xx,xx. I lavori sono stati consegnati alla ditta appaltatrice in data 03/07/2007. L’area interessata dai lavori è stata sottoposta a sequestro, operato dal C.F.S. con verbale in data 13/11/2007 e poi convalidato con verbale di sequestro preventivo disposto dal GIP del Tribunale di Vicenza in data 23/11/2007 per la presenza di inquinanti nei sottofondi stradali (nel registro degli indagati sono stati iscritti la ditta appaltatrice, la fornitrice degli inerti ed il direttore dei lavori). I lavori risultano, di fatto, sospesi. In seguito al sequestro del cantiere la d.ll. ha inoltrato alla S.A. il 1° SAL comprensivo dei compensi per la realizzazione dei sottofondi. Il Rup ha chiesto alla d.ll. di escludere dalla contabilizzazione tutti i sottofondi potenzialmente non idonei. Praticando detta detrazione, l’importo del SAL non raggiunge la somma prevista dal C.S.A. per il pagamento in acconto. Il fermo lavori può essere considerato una sospensione come prevista dagli artt.24 del D.M. 145/2000 e 133 del D.P.R. 554/1999? Sono applicabili le disposizioni di cui all’art.114, c.3 del D.P.R. 554/1999? L’eventuale pagamento del SAL decurtato potrebbe configurarsi come danno arrecato all’Ente qualora la magistratura si pronunci per la colpa/dolo in capo all’appaltatore? Qualora non si procedesse al pagamento di cui all’art.114 c.3 del D.P.R. 554/1999 e successivamente la ditta appaltatrice fosse assolta potrebbe questa legittimamente richiedere gli interessi legali sul SAL per ritardato pagamento?

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