Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: iva

Nel caso di un affidamento in concessione di locali di immobile di proprietà comunale per lo svolgimento di attività di ristorante mediante procedura di gara aperta ex art. 60 D.Lgs 50/2016, la stazione concedente prevede negli atti di gara la corresponsione di un canone concessorio in entrata da assoggettare a rialzo in sede di gara. Con la presente si richiede se a detto canone concessorio sia da applicare IVA o registro. Si precisa che il concessionario svolgerà l'attività a proprio rischio e con propria autonoma organizzazione.

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Il Valore dello stato di avanzamento complessivo (al netto di IVA)* da indicare nella scheda esecuzione avanzamento è da inserire con valore complessivo (ad esempio 1° + 2° SAL) oppure nel caso del 2° SAL deve essere inserito soltanto l'importo che sarà liquidato (differente tra SAL complessivo e 1°SAL).

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Relativamente alla compilazione della tabella B Allegato II del Programma biennale degli acquisti di forniture e servizi, visto che debbono essere indicati i costi degli acquisti al lordo dell'I.V.A., vorremmo sapere se è necessario indicare l'IVA e l'importo netto nel Quadro delle risorse come indicato nel manuale utente pubblicato dal MIT a pag. 32. Grazie.

L’art. 21 comma 3 del Codice dei contratti pubblici prevede l’adozione del programma triennale dei lavori pubblici il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro e l’art. 21 comma 6 prevede l’adozione del programma biennale di forniture e servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro. Vedendo comportamenti difformi tra diversi enti pubblici, dove alcuni interpretano questi importi IVA ESCLUSA ed altri IVA INCLUSA, si chiede Vostro parere se, appunto, gli importi indicati, debbano essere intesi al netto o al lordo dell’IVA.

L’art 26 del DL n. 50 del 17.05.2022 prevede che all’appaltatore sia riconosciuto un maggiore importo derivante dall’utilizzo dei prezzari aggiornato, al netto del ribasso e nella misura del 90 %, relativamente a prestazioni già eseguite e nei limiti delle risorse disponibili o che saranno erogate dal fondo.
Considerando che anche tale norma non sembrerebbe instaurare un rapporto di natura sinallagmatica e che il fondo in questione è lo stesso di quello previsto per la compensazione del 2021, si chiede se anche i maggiori importi da riconoscere ai sensi del suddetto art. 26 siano esclusi dall’ambito applicativo dell’IVA analogamente a quanto previsto per gli importi riconosciuti a compensazione per le lavorazioni eseguite nel 2021 ai sensi dell’art. 1-septies del DL 73 del 25 maggio 2021 (in ottemperanza all’interpello n. 956-83/2022 all’Agenzia delle Entrate). Grazie