Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: commissione

In una procedura di gara per l'affidamento dei serivizi tecnici di ingegneria ed architettura, con il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, la stazione appaltante deve procedere alla nomina della commissione di gara per la valutazione delle offerte tecniche. Il Presidente e i membri della commissione di gara, sono esterni alla SA e sono dipendenti a tempo indeterminato di Comuni, con la qualifica di Dirigenti e Funzionari tecnici. Ai membri della commissione verrà riconosciuto un rimborso forfettario della somma di euro 2.000,00 cadauno. Si chiede se occorre aprire il CIG?

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Contestazioni in sede di appalto
QUESITO del 25/09/2019

Le contestazioni inerenti la composizione della Commissione di gara, formulate con una nota diretta alla Stazione Appaltante e consegnate dal Rup al Presidente della Commissione di gara, devono essere valutate dal Presidente nell'ambito della gara o dal Rup?

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A seguito delle modifiche apportate dal DL 32/19 al Codice appalti (art.29 e art.76), si chiede se è corretto non inserire i nominativi delle ditte, ammesse al proseguio della gara, nell'atto di nomina della commissione. A tale proposito si specifica che a tutte le ditte partecipanti alla gara d'appalto, con apposito protocollo aziendale, e successiva trasmissione piattaforma digitale, sono già state date tutte le informazioni relative alle ammissioni/esclusioni e nell'atto di nomina della Commissione sono riportati solo i protocolli delle comunicazioni alle ditte.

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Commissione gara
QUESITO del 12/02/2020

Questa S.A.C. ha proceduto alla nomina della commissione per la gara con O.P.V. con membri interni all'amministrazione. E' stata proposta aggiudicazione ad una impresa che è risultata "anomala". Il R.U.P. chiede il supporto della commissione per la valutazione dei giustificativi dell'impresa ma, nel frattempo, è cessato dall'incarico di Dirigente presso il nostro Ente del Presidente, che interpellato ritiene di non aver più alcun vincolo con l'Ente e, quindi, con la commissione. Mi viene richiesto di nominare un nuovo presidente di Commissione con altro Dirigente interno. E' possibile che la Commissione che ha valutato l'offerta può essere cambiata e la nuova valutare i giustificativi dell'impresa?

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Con riferimento all’articolo in oggetto, attinente ai casi di scelta dei commissari, la scrivente stazione appaltante operante nei settori speciali, domanda quanto segue:

1) Se è consentito ad un funzionario dell’ufficio gare (Tizio) che abbia predisposto la parte amministrativa degli atti di gara (bando, disciplinare e modulistica) – peraltro, da Tizio semplicemente compilati, e invece sottoscritti da un altro dirigente (Caio) della predetta struttura - essere nominato quale commissario di una procedura di gara per la valutazione delle offerte;

2) Se è consentito al medesimo funzionario (Tizio), che è stato designato commissario dello stesso procedimento di gara, essere, altresì, presente nel Seggio di Gara istituito per la verifica amministrativa dei documenti di ammissione delle offerte del medesimo procedimento; e, in caso positivo:
3) Se Tizio possa presiedere il Seggio di gara ovvero limitarsi a fare da testimone o segretario.

Si resta in attesa di gentile conferma.

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Può un componente della commissione di gara, una volta esauriti i compiti della commissione ricoprire l'incarico di responsabile del procedimento?

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Commissari
QUESITO del 12/10/2020

Un commisario di gara con o.e.p.v. in materia di rifiuti svolta nel 2019, è stato assunto dallo stesso Ente che ha espletato la gara. Può essere affidata allo stesso la gestione di quel contratto atteso che il comma 4dell'art. 77 recita che "I commissari non devono aver svolto né possono svolgere alcun'altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta" e non dice che "non potranno svolgere....."?

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Incarico di commissario di gara.
QUESITO del 12/05/2022

Circa la nomina dei tecnici esterni alla p.a. per la costituzione della commissione giudicatrice art. 77 c.c.p., si chiede se trattasi di incarichi professionali inquadrati nella fattispecie dei contratti d’opera a prestazioni corrispettive compensate a tariffa professionale ex d.m. 12/2/2018 e, perciò, assoggettati alle norme del cod.civ. (artt. 2222 e 2230). In particolare, si chiede se la prestazione professionale di commissario deve essere contrattualizzata e assoggettata all’imposta di bollo, all’IVA e alla ritenuta d’acconto ove ricorrenti, in ragione della fattispecie di prestazione ovvero se “lavoro autonomo” (in presenza di libero professionista) o “prestazione occasionale” (ove ne ricorrano i presupposti di legge) o “prestazione similare” (in caso di dipendente pubblico per prestazioni extra-ufficio). Invero, in assenza di un contratto d’opera la prestazione non potrebbe né essere resa né remunerata, atteso che la determina di nomina (con valore anche di determina a contrarre ex art. 192 TUEL) non equivale ad atto negoziale non essendo un’obbligazione ma un provvedimento unilaterale (cfr. Corte di Cassazione n. 21537/2016).

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Con riferimento al ruolo del Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA), istituito ai sensi del Comunicato del Presidente dell’ANAC del 28/10/2013 e di cui al PNA 2016/2018 e smi, si domanda: 1) Se esistono motivi ostativi e/o di incompatibilità nel rivestire il compito di RASA con quello di componente, presidente o commissario, di Commissioni Giudicatrici, istituite ai sensi dell’art. 77 del D.Lgs. n. 50/16; 2) Se l’incompatibilità e/o l’eventuale astensione debba estendersi anche per eventuali funzioni simultanee di RASA e di Responsabile Unico del Procedimento ex art. 31 del citato D. Lgs. n. 50/16 nonché di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT); Infine, 3) Se sia da evitare la commistione tra il ruolo di RPCT e la partecipazione a Commissioni Giudicatrici ovvero possibile e consentita.

L’art. 93 comma 5 del D.Lgs. 36/2023 non contiene alcun riferimento, in tema di incompatibilità e astensione, all’art. 51 c.p.c. e all’art. 35-bis del D.Lgs. 165/2001, contrariamente a quanto previsto dall’art. 77 comma 6 del D.Lgs. 50/2016.
La lett. c) dello stesso comma 5 inoltre non rinvia all’art. 16 dello stesso Codice in materia di conflitto di interessi.
Si chiede pertanto:
1. se l’art. 51 c.p.c. e l’art. 35-bis del D.Lgs. 165/2001 siano da ritenere inapplicabili alle procedure di gara bandite con il D.Lgs. 36/2023;
2. se ai commissari siano quindi inapplicabili le cause di incompatibilità ed astensione di cui all’art. 51 c.p.c. che non siano contenute nell’art. 7 del D.P.R. 62/2013 (a cui l’art. 93 comma 5 del D.lgs. 36/2023 comma 5 del D.lgs. 36/2023 rinvia);
3. se l’art. 16 del D.Lgs. 36/2023 sia da ritenere applicabile anche ai componenti e al segretario della commissione giudicatrice;
4. se quindi la definizione di situazione di conflitto di interessi contenuta nella seconda parte della lett. c) del comma 5 dell’art. 93 del D.Lgs. 36/2023 sia da applicare congiuntamente alla definizione contenuta nell’art. 16 comma 1 del Codice;
5. se al segretario della commissione giudicatrice siano inapplicabili le cause di incompatibilità ed astensione di cui all’art. 93 comma 5 del D.lgs. 36/2023, nonché le norme di cui al precedente punto 1.
Si ringrazia e si porgono cordiali saluti.

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