Pareri in materia di Appalti Pubblici
Argomento: presidente commissione
Si chiede -nelle more dell'attivazione dell'albo dei commissari- se è obbligatorio fin da ora che il presidente della commissione giudicatrice sia un soggetto esterno all'ente, così come previsto dall'art. 77, comma 3, del d. lgs. 50/2016. C'è, infatti, chi ritiene che -fino a quando non sarà operante l'albo dei commissari- la commissione è nominata dalla stazione appaltante (così come previsto dall'art. 216, comma 12, del suddetto decreto) e che il presidente può essere un soggetto interno a tale stazione. A mio parere il fatto che l'albo dei commissari non sia ancora attivo non impedisce che il presidente debba essere un soggetto esterno alla stazione appaltante.
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Buongiorno sono il responsabile del settore lavori pubblici di un comune di 6400 abitanti. Il mio settore oltre a me conta un istruttore tecnico categoria D ed un amministrativo categoria B. Normalmente presiedo le commissioni di gare d'appalto pur essendo anche rup dell'opera. Spesso sono anche progettista e DL. Chiedo se la scarsa dimensione del Comune e la scarsa dotazione del settore possa giustificare tale modello organizzativo.
Come si concilia l'imcompatibilità tra il Presidente del seggio di gara con la natura dell'appalto, l'esperienza professionale dei componenti le risorse umane della stazione appaltante e la previsione di cui all'art.107 comma 3 lettera a)TUEL? Fino a che punto è opportuno, a mero titolo di esempio, chiedere al collega responsabile dei lavori pubblici di presiedere una gara in materia di servizi socio-sanitari?
Presso l’Ente presso cui presto servizio il presidente del seggio di gara, nelle procedure affidate con il criterio del prezzo più basso, all’esito dell’esame della documentazione amministrativa procede all’ammissione/esclusione dei partecipanti. Le linee guida ANAC al punto 5.2 indicano nel RUP il soggetto preposto al controllo della documentazione amministrativa specificando che, anche quando sia stato istituito un seggio di gara ad hoc, il RUP adotta le decisioni conseguenti alle valutazioni effettuate. Stante quanto sopra si chiede di sapere: a)se il presidente di seggio debba sempre limitarsi a proporre l’ammissione / esclusione lasciando al RUP la decisione definitiva; b)se, in caso di risposta positiva al primo quesito, sia ammissibile che la figura del RUP coincida con quella del dirigente preposto all’approvazione della proposta di aggiudicazione.
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Ai sensi art. 107 D.Lgs. 267/2000 (TUEL) negli enti locali la presidenza delle commissioni giudicatrici spetta ai dirigenti. Ai sensi dell'art. 77 Codice contratti, invece, ad esperti tratti dall'Albo Nazionale. L'art. 77 del Codice contratti abroga in parte qua l'art. 107 TUEL? Nelle more di attivazione dell'Albo, il presidente può essere esterno all'ente o comunque non dirigente?
Nel caso di una S.A. (società in house) che abbia istituito al proprio interno l'Area Appalti e contratti deputata a svolgere le gare, può il Responsabile di essa, nella figura del Presidente della commissione procedere all'esclusione dei concorrenti, senza dovere ricorrere al RUP? Poi gli atti della gara saranno vistati dal RUP al termine per proporre l'aggiudicazione
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