Parere tratto da fonti ufficiali

Riconoscimento incentivi tecnici a personale in house a valere su un quadro economico della Stazione Appaltante
QUESITO del 30/01/2025

Il Comune di Firenze, nella sua qualità di S.A., dopo aver operato una ricognizione interna del prorio personale finalizzata all'individuazione di una figura tecnica cui affidare le funzioni di Direttore dei Lavori, conclusasi con esito negativo, ha individuato in un dipendente di una propria società in house, controllata al 100% da questa A.C., la professionalità richiesta. Assumendo tale decisione si è così evitato di ricorrere ad una prestazione libero-professionale esterna, peraltro in regime di equo compenso, realizzando, di fatto, un risparmio di risorse comunali ed al contempo valorizzando le professionalità interne della Amministrazione, seppur formalmente dipendenti di una società in house, in linea, così operando, con la vera ratio degli incentivi tecnici, ovvero la logica alla base del loro riconoscimento. Partendo dal presupposto della sussistenza, più volte rilevata dalla giurisprudenza, contabile ed amministrativa, e dalla stessa ANAC (in ultimo, parare n. 36/2024), di un rapporto di immedesimazione organica tra stazione appaltante e società in house, tale da giustificare la sua equiparazione ad un "ufficio interno" dell'ente pubblico che l'ha costituita, in assenza di un"...vero e proprio rapposto di alterità tra la stessa e l'amministrazione pubblica..", si tratta di capire se, anche in relazione alla fattispecie sopra descritta, sia possibile riconoscere a detto dipendente, gli incentivi ex art. 45 D.Lgs. 36/23 già stanziati nel quadro economico della S.A.

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