Parere tratto da fonti ufficiali

Rapporto fra Compensazioni e Varianti
QUESITO del 28/06/2022

Il decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 stabilisce che per la compensazione vengano utilizzati i fondi:
a- Fino al 50 per cento, le risorse appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento
b- le eventuali ulteriori somme a disposizione della medesima stazione appaltante
c- le somme derivanti da ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti
d- le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione
Le somme identificate al punto b impongono una riflessione in merito all’impossibilità di utilizzarle per le redazione di varianti di cui all’art.149 del Dlgs 50/16, per i beni culturali, oltre alle modifiche contrattuali di cui all’art 106 c.2. Ciò potrebbe compromettere la corretta esecuzione delle opere.
Art. 149. (Varianti)
1. Non sono considerati varianti in corso d'opera gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, finalizzati a prevenire e ridurre i pericoli di danneggiamento o deterioramento dei beni tutelati, che non modificano qualitativamente l'opera e che non comportino una variazione in aumento o in diminuzione superiore al venti per cento del valore di ogni singola categoria di lavorazione, nel limite del dieci per cento dell'importo complessivo contrattuale, qualora vi sia disponibilità finanziaria nel quadro economico tra le somme a disposizione della stazione appaltante.
2. Sono ammesse, nel limite del venti per cento in più dell'importo contrattuale, le varianti in corso d'opera rese necessarie, posta la natura e la specificità dei beni sui quali si interviene, per fatti verificatisi in corso d'opera, per rinvenimenti imprevisti o imprevedibili nella fase progettuale, per adeguare l'impostazione progettuale qualora ciò sia reso necessario per la salvaguardia del bene e per il perseguimento degli obiettivi dell'intervento, nonché le varianti giustificate dalla evoluzione dei criteri della disciplina del restauro.
Di ciò si chiede conferma

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