L'iscrizione di dipendenti pubblici a percorsi formativi consistenti in un'offerta rivolta in maniera indistinta a potenziali fruitori (c.d. formazione "a catalogo"), con programma, metodologia e costi predeterminati, non costituisce appalto di servizi. In tali casi "non sussistono le caratteristiche tipiche dell’appalto di servizi ai sensi delle direttive comunitarie e del Codice medesimo, posto che l'amministrazione non acquista un servizio formativo strutturato sulla base delle proprie esigenze... ma si limita a sostenere la spesa dell’evento". Pertanto, tali fattispecie "sono escluse dall’applicazione della disciplina in materia di tracciabilità e del d.lgs. 36/2023".

Viceversa, si configura un appalto pubblico quando l'Ente "intenda concludere un contratto pubblico con un operatore economico, avente ad oggetto lo svolgimento di servizi formativi in favore del proprio personale, stabilendo a monte, in relazione alle specifiche esigenze dell’Amministrazione stessa, l’oggetto del servizio richiesto".

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