Giurisprudenza e Prassi

SUBPROCEDIMENTO VERIFICA ANOMALIA DELL'OFFERTA - ESPRESSIONE DI UN TIPICO POTERE TECNICO-DISCREZIONALE DELLA PA (97)

TAR CAMPANIA NA SENTENZA 2021

Con riguardo al subprocedimento di verifica della congruità dell’offerta vanno richiamati in limine i principi generali affermati in materia dalla costante giurisprudenza (cfr., tra le tante, Consiglio di Stato, sez. V, 20.7.2021, n. 5455, 6.8.2018, n. 4820; 27.9.2017, n. 4527 e 2.12.2015, n. 5450; sez. VI, 15.9.2017, n. 4350; sez. IV, 30.5.2013, n. 2956; sez. III, 13.7.2021, n. 5283 13.9.2017, n. 4336 e 10.5.2013, n. 2533; Adunanza Plenaria, 29.11.2012, n. 36; T.A.R. Campania, Napoli, sez. I, 5.3.2021, n. 1502; sez. V, 17.3.2021, n. 1795; 5.3.2018, n. 1406 e 20.10.2016, n. 4804), condivisa dal Collegio, secondo la quale:

– nelle gare pubbliche il giudizio di verifica dell’anomalia dell’offerta – finalizzato alla verifica dell’attendibilità e serietà della stessa ovvero dell’accertamento dell’effettiva possibilità dell’impresa di eseguire correttamente l’appalto alle condizioni proposte – ha natura globale e sintetica e deve risultare da un’analisi di carattere tecnico delle singole componenti di cui l’offerta si compone, al fine di valutare se l’anomalia delle diverse componenti si traduca in un’offerta complessivamente inaffidabile;

– il procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta non ha carattere sanzionatorio e non ha per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze, mirando piuttosto ad accertare in concreto che la stessa, globalmente considerata, sia affidabile in relazione alla corretta esecuzione dell’appalto;

– detto giudizio costituisce espressione di un tipico potere tecnico-discrezionale riservato alla Pubblica amministrazione ed insindacabile in sede giurisdizionale, salvo che nelle ipotesi di manifesta e macroscopica erroneità o irragionevolezza dell’operato della Commissione di gara o del RUP;

– il giudice amministrativo può sindacare le valutazioni della Pubblica amministrazione sotto il profilo della logicità, ragionevolezza ed adeguatezza dell’istruttoria, senza poter tuttavia procedere ad alcuna autonoma verifica della congruità dell’offerta e delle singole voci, ciò rappresentando un’inammissibile invasione della sfera propria della Pubblica amministrazione;

– anche l’esame delle giustificazioni prodotte dai concorrenti, a dimostrazione della non anomalia della propria offerta, rientra nella discrezionalità tecnica della Pubblica amministrazione, con la conseguenza che soltanto in caso di macroscopiche illegittimità, quali gravi ed evidenti errori di valutazione oppure valutazioni abnormi o inficiate da errori di fatto, il giudice di legittimità può esercitare il proprio sindacato, ferma restando l’impossibilità di sostituire il proprio giudizio a quello della Pubblica amministrazione.

Calando le coordinate interpretative sopra tracciate nella concreta fattispecie, ad avviso del Collegio il provvedimento finale, oltre a trovare fondamento ed esplicitazione nel richiamato verbale, non risulta manifestamente erroneo o illogico rispetto alle complessive risultanze emerse a seguito dei giustificativi presentati dall’interessato in conformità a quanto prescritto dal IV e V comma dell’art. 97 del codice dei contratti pubblici.

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: le amministrazioni di cui all'articolo 3, comma 25, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e ogni altro soggetto, allorquando svolga attività per la quale e' tenuto al rispetto della disciplina di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, ...
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