Giurisprudenza e Prassi

INCENTIVI ALLE FUNZIONI TECNICHE - ELEMENTO ACCESSORIO AL QUADRO ECONOMICO - NATURA PREMIALE - LEGITTIMO

TAR EMILIA BO SENTENZA 2025

L’attività di progettazione interna prestata da un dipendente comunale seppur in posizione apicale e retribuita con l’incentivo tecnico oggi disciplinato dall’art. 45 d.lgs. 36/2023 non può essere equiparata all’attività prestata dal professionista quale socio o direttore tecnico della società.

Secondo la difesa di Intercenter se il dipendente non è ammesso a appropriarsi dei requisiti della società presso cui opera come tale (Consiglio di Stato, sez. V, 4 aprile 2023, n. 3461), si ammette che lo possa fare se socio o direttore tecnico (T.A.R. Liguria sez. I, 30 agosto 2023, n. 781) sempre che vi sia la firma del progetto, con vera e propria duplicazione della spendibilità del requisito sia da parte del direttore tecnico – persona fisica (ed eventualmente, per suo tramite, una società neocostituita) che dalla società di ingegneria – persona giuridica per la quale il primo ha prestato la sua opera professionale.

Cita poi la difesa dell’Amministrazione la delibera Anac n. 416 del 15 maggio 2019, “Parere in materia di dimostrazione dei requisiti di capacità tecniche e professionali”. In particolare l’Autorità si è espressa in merito alla possibilità di spendere “quale libero professionista, ai fini della partecipazione ai bandi di gara, dei requisiti di capacità economico-finanziaria e di capacità tecnica conseguiti dalla società di ingegneria di cui faceva parte come socio professionista”.. direttamente impiegato”.

Si tratta, secondo il Collegio, di posizioni differenti e non sovrapponibili, risultando l’attività tecnica di progettazione svolta dai tecnici dipendenti della P.A. da sempre disciplinata da specifiche norme sin dalla legge n. 109/94 “Merloni” e oggi dall’ art. 45 d.lgs. 36/2023, quanto anche alla concreta quantificazione dell’incentivo spettante (con tetti massimi complessivi) e dell’individuazione dei soggetti beneficiari (tra cui anche il RUP) in deroga al generale principio della onnicomprensività della retribuzione dei dipendenti pubblici (ex multis Consiglio di Stato se. IV, 23 febbraio 2015, n. 85) si da confermare l’assunto della ricorrente secondo cui trattasi di attività svolta “ratione officii” imputabile esclusivamente all’Amministrazione di appartenenza.

L’incentivo per le funzioni tecniche quale elemento economico accessorio a carattere premiale trova la sua ratio nell’esigenza di contenimento della spesa pubblica oltre che nella valorizzazione delle professionalità interne (ex multis Corte dei Conti Sez. Autonomie, 23 aprile 2009, n. 7) ed è quanto meno dubbia se non la sua natura sinallagmatica la piena equiparabilità al compenso spettante al libero professionista.


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LEGGE: la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni;
OPERA: Ai sensi dell'art. 3 comma 1 lett. pp) del Codice: il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi una funzione economica o tecnica. Le opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile...
OPERA: Ai sensi dell'art. 3 comma 1 lett. pp) del Codice: il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi una funzione economica o tecnica. Le opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile...