Art. 560.

I tesorieri non possono pagare alcun buono del tesoro se non esiste in tesoreria la relativa contromatrice, con la quale devono confrontarlo per accertarne la legittimità e riconoscere se sia scaduto. Se il buono non confronta con la contromatrice o fa sorgere comunque dubbi sulla sua legittimità, i tesorieri lo ritirano senza effettuare il pagamento e rilasciano una ricevuta all'esibitore. Di ciò viene data immediata notizia alla direzione generale del tesoro. I buoni all'ordine devono essere quietanzati dal titolare o dall'ultimo giratario. I buoni di cui i titolari non abbiano la libera disponibilità non possono essere pagati senza un'autorizzazione della direzione generale del tesoro da unire in copia ai buoni stessi. I buoni rinnovati devono portare a tergo oltre alla firma per quietanza l'indicazione della quietanza di entrata emessa per la rinnovazione. Per le quietanze dei buoni del tesoro valgono le disposizioni del presente regolamento relative alle quietanze dei titoli di spesa, Non sono però ammesse le quietanze in foglio a parte.
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