Primo regolamento sulle aste negli appalti

REGNO D'ITALIA DECRETO DEL 1-5-1807

Decreto per le aste negli appalti delle opere di acque, ponti e strade

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IL PRIMO REGOLAMENTO DEL REGNO D’ITALIA, AI TEMPI DEL RE NAPOLEONE I, SULLE ASTE NEGLI APPALTI

Decreto per le aste negli appalti delle opere di acque, ponti e strade

(Fonti bibliografiche Bollettino delle leggi del Regno d'Italia. Contesto Regno d'Italia (1805 - 1814)


Interessante documento storico del 1807 sulla disciplina delle procedure di affidamento degli appalti pubblici, cosiddette “aste”, ai tempi del Regno d’Itala con Re Napoleone I, imperatore di Francia.

Trattasi di una delle primissime norme che hanno fornito una disciplina regolamentare sulle gare d’appalto sul cui solco si sono incanalate le successive norme del diritto amministrativo sviluppatosi dopo l’unità d’Italia.

In particolare si segnalano i seguenti articoli:

·Art.1: consente a chiunque di formulare l’offerta, analogamente all’attuale procedura “aperta”;

·Art 2: impone una dilatazione dei termini di partecipazione in relazione al valore del contratto, come oggi avviene per nel caso di appalti sotto e sopra soglia; interessante anche l’individuazione del termine minimo in 15 giorni, esattamente come nella vigente disciplina delle negoziate;

·Art. 3: che definisce gli elementi essenziali dell’avviso d’asta, similmente all’attuale disciplina sui contenuti minimi del bando;

·Art. 4: sulla progressione delle fonti di pubblicità in relazione alla dimensione del territorio interessato dalle prestazioni da appaltare. Analogamente oggi sono previste forme di pubblicità differenziate per appalti d’interesse locale e di interesse nazionale;

·Art. 9 sul principio di pubblicità delle sedute di gara;

·Art. 12 sull’obbligo di produrre una garanzia “a pena di esclusione” (vi ricorda qualcosa?)

·Art. 13 prevede l’asta (cosiddetta “licitazione”) con rilancio sul miglior prezzo offerto;

·Art. 14 definisce i contenuti di una sorta di verbale di aggiudicazione ante litteram;

·Art. 17 e ss. definiscono nel dettaglio il processo di rilancio sul prezzo e sulla proclamazione della migliore offerta; interessante l’individuazione della figura del “Tubatore” o “Araldo” (banditore), una sorta di portavoce del presidente della commissione dei tempi antichi. La disciplina molto dettagliata qui proposta potrebbe rappresentare un valido procedimento da utilizzare nelle aste telematiche a rilancio sul prezzo. Curioso il metodo di proclamazione del vincitore a “suon di tromba o tamburo”… (che di te, si potrebbe ripristinare questa simpatica consuetudine!);

·Art. 20 sulla sospensione del seggio di gara e obbligo di comunicare data e ora delle successive sedute. Interessante l’utilizzo del termine “stazione appaltante”, tuttora utilizzato per definite il Committente che affida un appalto;

·Art. 23 propone l’utilizzo di “oriuolo a polvere”, una sorta di clessidra, per calcolare il decorso del termine tra due rilanci durante la stessa asta;

·Art. 27 estremamente interessante la disciplina sulla garanzia da produrre a corredo dell’offerta. Si prevede già in gara la nostra “garanzia fideiussoria definitiva”; in alternativa, chi volesse presentare una garanzia in contanti, è prevista una sorta di “garanzia provvisoria” pari a 4 volte le spese dell’asta;

·Art. 28 prevede l’obbligo che siano presentate più offerte per affidare l’appalto esattamente come previso nel R.D. 827/1924., tuttora vigente;

·Art. 33 sulla procedura di approvazione degli atti di gara da parte della stazione appaltante.

·Art. 35 sulla modifica delle condizioni contrattuali che deve essere sempre preceduta da uno sconto di almeno il 5% sul prezzo di aggiudicazione. Gli articoli che seguono definiscono una dettagliata procedura di gara per l’affidamento delle prestazioni aggiuntive;

· Art. 47 sulle spese contrattuali a carico del “deliberatario” (aggiudicatario) esattamente come avviene ora;

·Art. 48 sull’avvio delle prestazioni per ragioni d’urgenza nelle more dell’approvazione del contratto;

·Art. 54 e ss disciplinano il caso di inadempimento contrattuale, offrendo una dettagliata regolazione delle verifiche in contradditorio con l’appaltatore e l’addebito delle relative spese alla parte che risultasse responsabile.

Il testo originale è disponibile sul sito CodiceAppalti.it al seguente indirizzo web (registrazione gratuita):

https://www.codiceappalti.it/giurisprudenza/sentenza/regno-d-italia/regolamento-delle-aste-degli-appalti-ai-tempi-del-regno-d-italia-con-re-napoleone-i/41625