Piattaforme Telematiche

Nuovo regolamento sulle digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici

DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA, DEL 12 AGOSTO N. 148 (Gazzetta Ufficiale n. 256 del 26 ottobre 2021)

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Regolamento 1278/2021 n. 148

recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell’articolo 44 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50


Decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentita l'AGID nonché dell'Autorità garante della privacy per i profili di competenza.

Definisce le modalità di digitalizzazione delle procedure di tutti i contratti pubblici, anche attraverso l'interconnessione per interoperabilità dei dati delle pubbliche amministrazioni. Definisce le migliori pratiche riguardanti metodologie organizzative e di lavoro, metodologie di programmazione e pianificazione, riferite anche all'individuazione dei dati rilevanti, alla loro raccolta, gestione ed elaborazione, soluzioni informatiche, telematiche e tecnologiche di supporto.


È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto di Funzione Pubblica del 12 agosto 2021 n. 148 che regolamenta le modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell’articolo 44 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici).

Il decreto definisce i principi per la digitalizzazione dei processi di procurement delle pubbliche amministrazioni e indica le caratteristiche tecniche generali che dovranno avere i sistemi telematici per lo svolgimento delle attività connesse alle procedure di acquisto e di negoziazione dei contratti pubblici.

Le piattaforme digitali per l'e-procurement, in uso alle stazioni appaltanti, dovranno rispondere a determinati requisiti funzionali e tecnologici. Questa “uniformazione tecnologica” favorirà l'interconnessione e l'interoperabilità dei dati tra le piattaforme di e-procurement esistenti e tra queste e gli organismi di vigilanza e controllo.

Un grande vantaggio sia per le pubbliche amministrazioni che per le imprese, in quanto gli appalti elettronici contribuiscono a migliorare l’efficienza amministrativa complessiva, diminuendo i costi di gestione delle procedure di gara, riducendo la durata del ciclo dell’appalto e gli oneri amministrativi a carico delle imprese.

L’Agenzia per l’Italia Digitale definirà, con l'emanazione di apposite Linee guida - ai sensi dell’art. 71 del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale) -, le regole tecniche per la realizzazione - o l'adeguamento - di tali piattaforme, necessarie per lo svolgimento delle attività connesse alle procedure di acquisto e di negoziazione dei contratti pubblici, secondo gli standard tecnici di interoperabilità definiti a livello europeo e nazionale.

Le Linee guida di AgID chiariranno i principi generali esposti nel decreto, descrivendo per ciascuna fase del processo di e-procurement e per ciascun ambito di applicazione (appalti per beni, servizi e lavori, sotto o sopra le soglie di rilevanza comunitaria) il processo di funzionamento, i flussi scambiati, gli schemi dei dati e i ruoli dei soggetti coinvolti nelle procedure definendo inoltre le migliori pratiche nazionali ed europee.