Art. 130 Processo verbale di consegna

ARTICOLO ABROGATO DAL D.P.R. 5 OTTOBRE 2010, N. 207

1. Il processo verbale di consegna contiene i segue riti elementi:

a) le condizioni e circostanze speciali locali riconosciute e le operazioni eseguite, come i tracciamenti, gli accertamenti di misura, i collocamenti di sagome e capisaldi;

b) le aree, le cave, i locali ed i mezzi d'opera concessi all'appaltatore per la esecuzione dei lavori; al processo verbale di consegna vanno uniti i profili delle cave in numero sufficiente per poter in ogni tempo calcolare il volume totale del materiale estratto;

c) la dichiarazione che l'area su cui devono eseguirsi i lavori è libera da persone e cose e, in ogni caso, salvo l'ipotesi di cui al comma 7, che lo stato attuale è tale da non impedire l'avvio e la prosecuzione dei lavori.

2. Qualora, per l'estensione delle aree o dei locali, o per l'importanza dei mezzi d'opera, occorra procedere in più luoghi e in più tempi ai relativi accertamenti, questi fanno tutti parte integrante del processo verbale di consegna.

3. Qualora la consegna sia eseguita ai sensi dell'articolo 129, comma 4, il processo verbale indica a quali materiali l'appaltatore deve provvedere e quali lavorazioni deve immediatamente iniziare in relazione al programma di esecuzione presentato dall'impresa. Ad intervenuta stipula del contratto il direttore dei lavori revoca le eventuali limitazioni.

.4. Il processo verbale è redatto in doppio esemplare firmato dal direttore dei lavori e dall'appaltatore. Dalla data di esso decorre il termine utile per il compimento dei lavori.

5. Un esemplare del verbale di consegna e inviato al responsabile del procedimento, che ne rilascia copia conforme all'appaltatore, ove questa lo richieda.

6. Il capitolato speciale dispone che la consegna dei lavori possa farsi in più volte con successivi verbali di consegna parziale quando la natura o l'importanza dei lavori o dell'opera lo richieda, ovvero si preveda una temporanea indisponibilità delle aree o degli immobili. In caso di urgenza, l'appaltatore comincia i lavori per le sole parti già consegnate. La data di consegna a tutti gli effetti di legge è quella dell'ultimo verbale di consegna parziale.

7. In caso di consegna parziale l'appaltatore è tenuto a presentare un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili. Realizzati i lavori previsti dal programma, qualora permangano le cause di indisponibilità si applica la disciplina dell'articolo 133.

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Giurisprudenza e Prassi

ILLEGITTIMA SOSPENSIONE DEI LAVORI - RIVALUTAZIONE MONETARIA DEI DANNI

LODO ARBITRALE 2011

[A] Sulla prevalenza o meno del contenuto degli atti di gara, rispetto al capitolato speciale, in caso di disposizioni potenzialmente contrastanti riguardo alla esistenza o meno di una clausola compromissoria. [B] Sulla possibilità o meno di stipulare in corso di rapporto una clausola arbitrale quando le parti abbiano escluso la competenza arbitrale nel contratto di appalto. [C] Sulla possibilità o meno di considerare l’introduzione di una clausola arbitrale successivamente all’aggiudicazione come una violazione del principio di libera concorrenza. [D] Sul ruolo della Camera Arbitrale, di cui all’art. 241 del d.lgs. n. 163/2006 e sulla disciplina generale applicabile agi giudizi arbitrali dopo l’entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici. [E] Sulla sussistenza o meno di un diritto di recesso dal contratto d’appalto in capo alla Stazione Appaltante e sui presupposti per farlo valere. [F] Sulle differenze, quanto a presupposti e effetti, tra il diritto di recesso unilaterale dal contratto e l'azione di risoluzione per inadempimento contrattuale ex artt. 1453 e ss. c.c. esperibili dalla Stazione Appaltante. [G] Sugli obblighi giuridici esistenti a carico della Stazione Appaltante e dell’Appaltatore e sulla attribuzione della responsabilità della risoluzione in caso di reciproci inadempimenti. [H] Sulla possibilità o meno che l’impresa si rifiuti di ricevere la consegna lavori nel caso di carenze nel progetto tecnico imputabili alla Stazione Appaltante. [I] Sugli obblighi risarcitori in capo all’Appaltatore nel caso di legittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [L] Sulla recentissima giurisprudenza in merito agli obblighi a carico dell’Impresa per evitare di incorrere nella decadenza dalle riserve iscritte e sull’onere della prova nel giudizio arbitrale. [M] Sulle caratteristiche necessarie affinché le indicazioni inserite nella riserva siano sufficienti per considerare assolti gli oneri posti a carico dell’Impresa per evitare la decadenza delle relative pretese. [N] Sulle ipotesi in cui la giurisprudenza ha riconosciuto all’Impresa la possibilità di non iscrivere immediata riserva senza incorrere nella decadenza dalle pretese. [O] Sulla possibilità o meno di configurare una rinuncia, anche tacita, da parte della Stazione Appaltante ad eccepire la decadenza della riserva. [P] Sull’onere di iscrizione e di quantificazione delle riserve nel caso dei c.d. “fatti continutativi” secondo il recente orientamento della giurisprudenza. [Q] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Impresa di immediata riserva al momento della consegna lavori per contestare difetti progettuali. [R] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione da parte dell’Impresa di atti di sottomissione o di atti aggiuntivi possa configurare rinuncia alle riserve inscritte in contabilità. [S] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva riserva per il ristoro delle spese per la sicurezza dei cantieri. [T] Sulla possibilità o meno per l’impresa di richiedere il danno derivante dalla parziale consegna dei lavori, senza previamente richiedere la risoluzione del contratto, e sulle differenze tra mancata consegna e frazionamento della stessa. [U] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sull’onere della prova posto a carico dell’Impresa. [V] Sulle spese documentabili che debbono ritenersi, secondo la giurisprudenza, ricomprese nelle c.d. spese generali. [W] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il rimborso degli oneri di sicurezza e sui termini della relativa riserva. [X] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il pagamento del corrispettivo per le addizioni o variazioni dell’opera in assenza di ordine scritto e formale approvazione della Stazione Appaltante. [Y] Sulla risarcibilità o meno del danno all’immagine, richiesta in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale. [Z] Sulla possibilità o meno di configurare la riserva come atto di messa in mora idoneo a far decorrere gli interessi legali sulle somme dovute per lavori all’Impresa, e sulla differenza con la decorrenza degli interessi di mora. [AA] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria per i danni derivanti da illegittima sospensione dei lavori o da andamento anomalo degli stessi

AUMENTO COSTI MATERIALE DA COSTRUZIONE - COMPENSO REVISIONALE

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere un compenso revisionale in caso di eccezionale aumento dei costi subito da alcuni materiali da costruzione (nel caso di specie materiali siderurgici), anche alla luce di quanto disposto dall’art. 133 del D.Lgs. n. 163/06. [B] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione arbitrale sulle domande attinenti l’adeguamento dei prezzi ai sensi dell’art. 133 del Codice degli appalti. [C] Sulla natura del dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla possibilità di configurare una violazione dello stesso per lacune progettuali o ritardata consegna dell’area di intervento. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere maggiori compensi derivanti dalla mancata tempestiva rimozione di ostacoli da parte della Stazione Appaltante anche ove abbia sottoscritto senza riserve il verbale di consegna lavori. [E] Sulla configurabilità o meno di un inadempimento della Stazione Appaltante laddove abbia rimosso tardivamente eventuali inadeguatezze progettuali emerse in corso di esecuzione. [F] Sulla quantificazione del danno per maggiori spese generali nel caso di anomalo andamento dei lavori, sull’applicabilità o meno dell'art. 25, comma 2, letto a) del D.M. n. 145/00 e sull’onere della prova. [G] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per il personale di cantiere non pienamente impiegato in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione. [H] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per mancato ammortamento di macchinari e attrezzature in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione. [I] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per la ritardata percezione dell'utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione

ATTO AGGIUNTIVO IN CORSO DI ESECUZIONE - RINUNCIA SUCCESSIVA ALLA RISERVA

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla possibilità o meno che il Consulente Tecnico nominato in sede di giudizio arbitrale possa esaminare documenti non ritualmente acquisiti al procedimento, ovvero acquisire informazioni da soggetti terzi. [B] Sui limiti e le condizioni entro le quali l’appaltatore può richiedere il risarcimento del danno nel caso di consegna tardiva dei lavori da parte dell’Amministrazione committente. [C] Sulla esistenza o meno di un onere di formulazione della riserva in capo all'appaltatore e sul rapporto con la regolare tenuta di un registro di contabilità, alla luce di quanto disposto dal R.D. n. 350 del 1985. [D] Sull’efficacia o meno della riserva apposta su un registro di contabilità non regolarmente tenuto in caso di puntuale controdeduzione da parte della Direzione dei lavori. [E] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto aggiuntivo in corso di esecuzione dell’appalto possa qualificare rinuncia alla riserva precedentemente formulata. [F] Sui titoli di danno in relazione ai quali operare il risarcimento per la maggiore durata dell’appalto imputabile all’Amministrazione appaltante e sull’onere della prova. [G] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali per la maggiore durata dell’appalto imputabile all’Amministrazione appaltante e sulla percentuale eventualmente risarcibile. [H] Sulle modalità di calcolo della rivalutazione monetaria delle somme dovute all’appaltatore a titolo risarcitorio, per il calcolo degli interessi legali. [I] Sulla decorrenza degli interessi legali sulle somme dovute dall’Amministrazione all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno derivante da inadempimento contrattuale. [L] Sul contenuto necessario delle riserve avanzate dall’appaltatore per maggiori compensi, indennizzi e risarcimenti affinché le stesse possano essere ritenute ammissibili in sede di giudizio arbitrale. [M] Sulla necessità o meno di dimostrare il vantaggio avuto dall’Amministrazione appaltante per fondare una azione di ingiustificato arricchimento ex art. 2041 cod. civ. [N] Sulla natura sussidiaria dell’azione di ingiustificato arricchimento e sulla necessità o meno di dimostrare nel concreto l’esperibilità di altra azione tipica

LODO ARBITRALE 2009

[A] Le eventuali carenze del progetto esecutivo non possono indurre l’impresa a rifiutare la consegna lavori. [B] Le dichiarazioni con le quali in sede di gara l’appaltatore ha riconosciuto che gli elaborati progettuali sono stati da lui esaminati e giudicati realizzabili non assurgono a mere clausole di stile. [C] Il rifiuto opposto dall’impresa rispetto alla consegna lavori giustifica il provvedimento di risoluzione contrattuale e l’incameramento della cauzione. [D] Sulla particolare valenza della cauzione definitiva qualora si proceda alla sua escussione non già nel corso dell’esecuzione bensì in seguito all’inadempimento dell’obbligo di presa in consegna dei lavori. [F] Sul potere riduttivo delle penali esercitabile d’ufficio dal giudice

LODO ARBITRALE 2009

[A] Sulla riserva iscritta a causa della presenza di un elettrodotto vicino al cantiere, con la quale l'Impresa lamenta di non aver potuto utilizzare le preventivate due gru di grandi dimensioni, ma solo una e di aver dovuto impiegare al posto dell'altra una gru di ridotte dimensioni. [B] Anche lì dove siano introdotte varianti legittime che in presenza di determinate circostanze l’impresa possa comunque richiedere indennità aggiuntive al riguardo

LODO ARBITRALE 2009

[A] Sulla legittimità costituzionale o meno dell'art. 23 della legge Regione Puglia n. 13 del 2001, secondo il quale qualora a seguito dell'iscrizione delle riserve l'importo economico dell'opera vari in aumento rispetto all'importo contrattuale, l'impresa è tenuta – a pena di decadenza - alla costituzione di un deposito cauzionale. [B] Sulla disposizione del capitolato speciale che prevede la possibilità di ricorrere a consegna frazionata dei lavori e sui limiti all’esercizio di tale facoltà da parte della stazione appaltante

LODO ARBITRALE 2009

[A] Sulla decadenza o meno delle riserve in caso di mancata conferma delle stesse nel conto finale. [B] Sulla mancata ripetizione della riserva dopo la prima iscrizione sul registro di contabilità in corrispondenza dei successivi allibramenti. [C] Sulla possibilità o meno di esaminare nel merito le riserve concernenti l'indisponibilità dell'area di cantiere e le difficoltà di accesso allo stesso, laddove queste non siano riportate nel registro di contabilità. [D] Sulla dottrina e la giurisprudenza riguardo all’obbligo di iscrivere nuovamente le riserve nel registro di contabilità dopo il primo atto. [E] Sulla nozione di "primo atto dell'appalto idoneo a ricevere" le riserve. [F] Sulla possibilità o meno di esercitare le riserve in forme diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [G] Sulla mancanza di un accesso all'area di cantiere adeguato rispetto alle dimensioni dei mezzi e sulla possibilità o meno di assimilare tale fatto ad un errore progettuale. [H] Qualsiasi impedimento riscontrabile in sede di consegna dei lavori deve essere tempestivamente fatto valere apponendo apposita riserva nel suddetto verbale. [I] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” possono essere riconosciuti compensi “a misura” in seguito a varianti progettuali. [L] Sul c.d. “contenuto minimo della riserva”. [M] Sul momento in cui sorge l’onere di tempestiva iscrizione di riserva in presenza di “atti continuativi”. [N] Sull’errata determinazione degli oneri della sicurezza indicati nel bando di gara e sul diverso importo che discenderebbe in base alla normativa vigente. [O] L'ordinamento non indica alcuna percentuale da applicare all'importo totale dei lavori al fine di calcolare la quota degli oneri di sicurezza. [P] Sui casi in cui è ammessa l’introduzione di riserve mediante l’inoltro in una raccomandata AR

LODO ARBITRALE 2008

[A] Sugli effetti prodotti dall’abrogazione dell’art. 59 del d.p.r. n. 1063/62 sulle clausole arbitrali contenenti un espresso rinvio alla disposizione legislativa abrogata. [B] Sul momento in cui l’Appaltatore ha l’onere di iscrivere la riserva in caso di “fatti continuativi”, ovvero di fatti che durano nel tempo e che sono prodotti da una causa costante di non immediata rilevanza economica. [C] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità in capo alla stazione appaltante nel caso in cui la ritardata disponibilità delle aree di cantiere dipenda da azioni, omissioni o opposizione di terzi. [D] Sulle singole voci di danno risarcibili nel caso di ritardato inizio dei lavori per la ritardata disponibilità delle aree e sull’entità dei danni riconoscibili. [E] Sulla risarcibilità o meno dei danni derivanti dalla forzata ridotta capacità produttiva causata dall'impossibilità di rispettare il programma dei lavori originariamente predisposto per responsabilità della committente (per ritardata consegna lavori, ritardata rimozione di interferenze, slittamento del termine di ultimazione dei lavori). [F] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri derivanti all’appaltatore dall’aumento del tragitto dei propri mezzi a causa chiusura di un tratto di viabilità pubblica. [G] Sulla risarcibilità dei maggiori oneri sostenuti, delle spese generali e del mancato utile d’impresa nel caso di spostamento dell'attrezzatura di varo e prolungata inattività causata dalle carenze progettuali e dalle continue modifiche richieste all'Impresa da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità o meno dei danni e dei maggiori oneri derivanti all’impresa a seguito del verificarsi di un disastro ferroviario nell’area di cantiere. [I] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Appaltatore di ottenere la restituzione dei maggiori oneri di progettazione resasi necessaria a seguito di un disastro ferroviario. [L] Sulle differenze sostanziali individuate dalla Cassazione tra l'istituto del “prezzo chiuso” e il meccanismo della “revisione prezzi” e sulla possibilità o meno di considerare il prezzo chiuso una variante della revisione prezzi. [M] Sulla possibilità o meno di applicare il meccanismo c.d. “a scalare” nell’applicazione della maggiorazione annuale prevista nel meccanismo del “prezzo chiuso”

LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla clausola del Capitolato speciale secondo la quale “tutte le controversie, nessuna esclusa, sono disciplinate dalla legge n. 109/94, come modificata dalla legge n. 415/98”. [B] Sulla sussistenza o meno della competenza arbitrale qualora il contratto d’appalto, in contrasto con il capitolato speciale, sancisca la competenza del giudice ordinario. [C] Sulla possibilità o meno di dichiarare la risoluzione contrattuale in danno della stazione appaltante per prolungamento dei lavori, sospensioni di fatto dei lavori, presenza di interferenze, redazione di perizia di variante, esecuzione di lavori non previsti nel contratto e nel progetto esecutivo. [D] Sulla risoluzione del contratto per mutuo consenso espresso dalle parti in sede arbitrale. [E] Non può riconoscersi all’attrice il pagamento del valore venale dell'opera realizzata stante l'operatività ex nunc della risoluzione per mutuo consenso. [F] Il committente deve assicurare la disponibilità effettiva dell' area non solo al momento della consegna ma durante tutta l'esecuzione dell'opera. [G] Sulla possibilità o meno di invocare l’applicazione dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di andamento patologico della commessa. [F] Sulla presunzione circa il riconoscimento del danno da mancato utile per anomalo andamento dei lavori

LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla natura del bando di gara come offerta al pubblico. [B] L’Amministrazione che nomina il proprio arbitro decade dalla possibilità di eccepire l’incompetenza arbitrale. [C] Sulla ritardata consegna dei lavori e sulla necessità che l’appaltatore formuli la richiesta di recesso contrattuale per poter avanzare una richiesta di risarcimento danni

LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulle responsabilità della stazione appaltanti per le numerose carenze progettuali, l’indisponibilità delle aree, le maggiori lavorazioni non pagate e la mancata tempestiva redazione di una variante. [B] Sulle formule utilizzate in sede di gara mediante le quali l’impresa riconosce ed accetta l’esecutività del progetto. [C] Sull’istituto della “consegna frazionata” delle aree e sulla sufficienza o meno di una clausola del capitolato speciale che preveda tale modalità di consegna come mera “eventualità”. [D] Anche per il risarcimento del danno conseguente alla risoluzione contrattuale deve tenersi conto del ribasso d’asta offerto dall’impresa. [E] Sul risarcimento del danno per il rincaro dei prodotti siderurgici. [F] Sull’irrilevanza del computo metrico nell’appalto “a corpo”. [G] Sulle modalità per la contabilizzazione degli stati di avanzamento nell’appalto “a corpo” e sulla doppia percentuale a cui occorre fare riferimento. [H] Sulla possibilità di esplicare la riserva anche in sedi diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità, ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [I] Sulla mancata conferma delle riserve nello stato finale

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla consegna anticipata sotto riserva di legge in caso di indisponibilità delle aree. [B] Sul diritto di risarcimento alle maggiori spese generali sostenute dall’impresa in conseguenza della maggiore durata dei lavori. [C] Sulla differenza tra le spese generali “fisse” e le spese generali “continue”. [D] Sul calcolo delle spese generali ai sensi delle circolari ministeriali. [E] Sul risarcimento dei danni laddove la sospensione lavori sia stata disposta immediatamente dopo la consegna. [F] Sull’importo da porre a base del calcolo delle spese generali. [G] Sulle "circostanze speciali" e "le ragioni di interesse pubblico" che giustificano la sospensione lavori da parte della stazione appaltante. [H] Sul documento contabile nel quale deve essere iscritta la riserva in seguito ad una sospensione lavori ritenuta illegittima dall’impresa. [I] Sul risarcimento danni per l’incremento dei prezzi intervenuto a causa dell’anomalo andamento dei lavori. [L] Sul ritardo nell’espletamento del collaudo rispetto ai termini di legge e sulle conseguenze per la stazione appaltante

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla consegna anticipata sotto riserva di legge in caso di indisponibilità delle aree. [B] Sul diritto di risarcimento alle maggiori spese generali sostenute dall’impresa in conseguenza della maggiore durata dei lavori. [C] Sulla differenza tra le spese generali “fisse” e le spese generali “continue”. [D] Sul calcolo delle spese generali ai sensi delle circolari ministeriali. [E] Sul risarcimento dei danni laddove la sospensione lavori sia stata disposta immediatamente dopo la consegna. [F] Sull’importo da porre a base del calcolo delle spese generali. [G] Sulle "circostanze speciali" e "le ragioni di interesse pubblico" che giustificano la sospensione lavori da parte della stazione appaltante. [H] Sul documento contabile nel quale deve essere iscritta la riserva in seguito ad una sospensione lavori ritenuta illegittima dall’impresa. [I] Sul risarcimento danni per l’incremento dei prezzi intervenuto a causa dell’anomalo andamento dei lavori. [L] Sul ritardo nell’espletamento del collaudo rispetto ai termini di legge e sulle conseguenze per la stazione appaltante

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla decorrenza del termine di ultimazione lavori nel caso di consegna anticipata in via d'urgenza. [B] Sulla proroga concessa all’impresa rispetto ai termini di ultimazione dei lavori

LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla mancata attivazione da parte della stazione appaltante del procedimento dell’accordo bonario e sulle azioni che spettano all’appaltatore. [B] Sui presupposti per l’approvazione delle varianti previste dall’art. 25 della l. 109 del 1994. [C] Sull’eccessivo protrarsi della sospensione dei lavori senza che sia intervenuta l'approvazione della perizia di variante. [D] sulla sospensione lavori necessaria per redigere una perizia di variante che ponga rimedio, anche parzialmente, a negligenze o imperizie contenute nel progetto. [E] Sulla mancata approvazione di una perizia di variante da parte dell’amministrazione e sulla possibilità o meno che ciò comporti la risoluzione del contratto. [F] Sulle maggiori pretese dell’appaltatore riguardo agli oneri afferenti la sicurezza e sulla sussistenza o meno dell’onere di iscrivere riserva. [G] Sugli effetti della risoluzione del contratto riguardo all’onere della riserva. [H] Sulle maggiori spese generali in conseguenza della consegna parziale dei lavori. [I] Sulle maggiori spese per il personale “non operaio” in conseguenza della maggiore durata dei lavori. [L] Sui maggiori oneri che spettano all’appaltatore a fronte di una “causa di forza maggiore”. [M] Sull’anomalo andamento dei lavori ed i maggiori oneri per macchinari e attrezzature. [N] Sulla giurisprudenza riguardo alla mancata percezione dell’utile di impresa e la perdita di chance. [O] Sulla base di calcolo del risarcimento da sospensione illegittima. [P] Sulla risoluzione del contratto, sull’obbligo di corrispondere i prezzi di mercato e sull’IVA già versata dall’impresa

DIRETTORE LAVORI E SICUREZZA

AVCP DELIBERAZIONE 2007

Correttamente il disciplinare di gara ha disposto che in caso di raggruppamenti temporanei di imprese, dovesse essere indicato un solo soggetto responsabile sia della direzione dei lavori, che del coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione.

Pertanto, ove l’istante, per proprie esigenze organizzative, avesse ritenuto di affiancare il direttore lavori con dei direttori operatori, avrebbe avuto facoltà di farlo, tenendo presente, in ogni caso, che essi, secondo quanto disposto dall’art. 125 del D.P.R. 554/1999, rispondono della loro attività direttamente al direttore dei lavori. Peraltro, deve evidenziarsi come l’art. 125, nell’elenco dei compiti assegnati al direttore operativo, non ricomprende anche il coordinamento per la sicurezza che, come già menzionato, trova un riconoscimento autonomo nell’art. 127 che lo assegna esclusivamente al direttore lavori.

Oggetto: istanza di parere per la soluzione delle controversie ex articolo 6, comma 7, lettera n) del decreto legislativo n. 163/2006 presentata dal RTP ing. M./ing. P./ing. F. – affidamento servizi di direzione lavori, misura e contabilità, coordinamento per la sicurezza dei lavori potenziamento del servizio idrico e della rete fognante.

RESPONSABILITA' P.A. E NULLA OSTA

TAR CAMPANIA SENTENZA 2007

Prima dell’avvio della procedura di gara la pubblica amministrazione avrebbe dovuto procurarsi preventivamente il nulla osta paesaggistico. Infatti, la natura stessa della struttura desumibile a priori quale opera che presenta impatto sul paesaggio, avrebbe dovuto indurre l’amministrazione comunale a procurare preventivamente il nulla osta paesaggistico, sicchè la relativa mancanza comporta ricadute in termini di responsabilità precontrattuale del Comune.