Art. 25. Sospensione illegittima

1. Le sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle stabilite dall'articolo 24 sono considerate illegittime e danno diritto all'appaltatore ad ottenere il riconoscimento dei danni prodotti.

2. Ai sensi dell'articolo 1382 del codice civile, il danno derivante da sospensione illegittimamente disposta è quantificato secondo i seguenti criteri:

detratte dal prezzo globale nella misura intera, le spese generali infruttifere sono determinate nella misura pari alla metà della percentuale minima prevista dall'articolo 34, comma 2, lettera c) del regolamento, rapportata alla durata dell'illegittima sospensione;

la lesione dell'utile è riconosciuta coincidente con la ritardata percezione dell'utile di impresa, nella misura pari agli interessi moratori come fissati dall'articolo 30, comma 4, computati sulla percentuale prevista dall'articolo 34, comma 2, lettera d) del regolamento, rapportata alla durata dell'illegittima sospensione;

il mancato ammortamento e le retribuzioni inutilmente corrisposte sono riferiti rispettivamente ai macchinari esistenti in cantiere e alla consistenza della mano d'opera accertati dal direttore dei lavori ai sensi dell'articolo 133, comma 5, del regolamento;

la determinazione dell'ammortamento avviene sulla base dei coefficienti annui fissati dalle vigenti norme fiscali.

3. Al di fuori delle voci elencate al comma 2 sono ammesse a risarcimento ulteriori voci di danno solo se documentate e strettamente connesse alla sospensione dei lavori.

Articolo abrogato dall’art. 358, comma 1, lettera e) del D.Lgs 207/2010 a partire dalla data della di entrata in vigore 08-06-2011
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Giurisprudenza e Prassi

SOSPENSIONE LAVORI - PAGAMENTO IMPORTI MATURATI

LODO ARBITRALE 2011

[A] Sugli effetti prodotti dal trasferimento delle funzioni in materia di gestione del territorio e infrastrutture dalla Regione alla Provincia sui contratti in corso di esecuzione. [B] Sulla necessità o meno che la Regione venga chiamata nel giudizio arbitrale instaurato tra l’Impresa e la Provincia a seguito del trasferimento delle funzioni nel cui ambito opera il contratto in corso di esecuzione. [C] Sulla sussistenza o meno di un potere del Collegio arbitrale di imporre alla Pubblica Amministrazione l’obbligazione di compiere un atto di natura discrezionale. [D] Sulla sussistenza o meno dell’obbligo a carico della Stazione Appaltante di procedere al pagamento degli importi maturati fino alla sospensione dei lavori, nel caso in cui la sospensione abbia durata superiore a novanta giorni e sulla disciplina degli interessi. [E] Sull’applicabilità o meno agli appalti pubblici della disciplina sugli interessi moratori di cui al D. Lgs. 231/2002, attuativo della Direttiva 2000/35/CE, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali

MANCATA DISPONIBILITA' AREE DI CANTIERE - RISARCIMENTO DANNI

LODO ARBITRALE 2011

[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo dell’Impresa di adeguare la progettazione esecutiva delle strutture in cemento armato ed i relativi calcoli alle eventuali diverse norme ministeriali e/o disposizioni di legge subentrate durante l'esecuzione dei lavori. [B] Sulla legittimità o meno del diniego di autorizzazione al subappalto ove l’Impresa depositi unitamente all’istanza la documentazione relativa all’idoneità del subappaltatore ma non depositi la copia del contratto di subappalto. [C] Sulla quantificazione delle richieste risarcitorie nel caso di mancata disponibilità delle aree di cantiere: spese generali, in particolare sulla differente quantificazione per fattispecie di sospensione di lavori illegittima, ovvero per inadempimento ostativo all'esecuzione dell'appalto. [D] segue: per mantenimento improduttivo del personale direttivo e amministrativo preposto alla conduzione dell'appalto. [E] segue: per mantenimento e ammortamento passivo mezzi d’opera. [F] segue: per perdita di chance (lucro cessante). [G] segue: per mancato incremento attestazione S.O.A.. [H] Sulla possibilità che Collegio arbitrale, tenuto conto del breve lasso di tempo trascorso, possa riconoscere la sola rivalutazione monetaria ma non gli interessi legali sulle somme dovute all’Impresa a titolo di risarcimento

SOSPENSIONE LAVORI PER PREDISPORRE UNA PERIZIA DI VARIANTE - LIMITI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla natura decadenziale o meno del termine di 30 giorni dalla data di notifica della domanda di arbitrato per esercitare la facoltà concessa all’attore di declinare la competenza arbitrale, ai sensi dell'art. 47 del Capitolato generale. [B] Sulla idoneità o meno di un atto contenente l'intenzione di esercitare il diritto spettante al dichiarante, senza “richieste o intimazioni”, di costituire atto interruttivo della prescrizione. [C] Sull’effetto interruttivo della prescrizione dato dall’ammissione dell’esistenza del debito e sulla prova necessaria. [D] Sui requisiti necessari affinché la sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante possa ritenersi legittima. [E] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la predisposizione e approvazione di una perizia di variante. [F] Sulla tempestività o meno della riserva apposta nel verbale di ripresa dei lavori, avverso la sospensione dei lavori originariamente legittima, divenuta solo successivamente illegittima. [G] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali in caso di illegittima sospensione dei lavori e sulla misura del danno risarcibile. [H] Sull’entità del danno risarcibile per maggiori oneri di gestione e conduzione di cantiere, in ipotesi di sospensione lavori particolarmente lunga

APPALTO DI PROGETTAZIONE - ILLEGITTIMA SOSPENSIONE - RISARCIMENTO DANNI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sui presupposti necessari alla risoluzione di diritto del contratto d’appalto a seguito del decorso del termine concesso dalla Stazione Appaltante con diffida, notificata ai sensi dell’art. 1454 c.c. e sulle verifiche oggettive e soggettive dell’inadempimento. [B] Sulla necessità o meno della sussistenza del requisito della “gravità” dell’inadempimento per la risoluzione di diritto del contratto a seguito di diffida resa ai sensi dell’art. 1454 c.c.. [C] Sulle ipotesi di legittima sospensione dell’appalto, ai sensi dell’art. 30 del d.P.R. n. 1063/1962. [D] Sulla natura dei danni risarcibili nel caso di illegittima sospensione di un appalto di progettazione. [E] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri per “spese generali” sostenuti dall’Impresa in caso di illegittima sospensione di un appalto di progettazione e sulla misura di dette spese

SOSPENSIONE ILLEGITTIMA DEI LAVORI - QUANTIFICAZIONE DEL DANNO

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla applicabilità o meno della clausola compromissoria sottoscritta tra le parti successivamente alla stipulazione del contratto di appalto in cui, viceversa, era prevista la competenza esclusiva del Giudice Ordinario. [B] Sulla fondatezza o meno della declinatoria a favore del Giudice Ordinario avanzata dalla Stazione Appaltante in sede di arbitrato avviato dall’Impresa sulla base di una clausola compromissoria stipulata dopo l’entrata in vigore dell’art. 32, della legge n. 109 del 1994, come riformato dalla sentenza 152/96 della Corte Costituzionale. [C] Sull’atto idoneo a determinare la pendenza del giudizio arbitrale, e a costituire il dato utile ai fini dell’individuazione del giudice preventivamente adito. [D] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato in caso di mancata conclusione del procedimento di cui all’art. 31 bis della legge n. 109/94. [E] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato nel caso in cui sia ancora in corso il collaudo delle opere eseguite nell’ambito dell’appalto. [F] Sulla possibilità o meno di modificare le domande proposte con l’atto introduttivo dell’arbitrato ovvero di introdurne di completamente nuove nel corso dell’arbitrato. [G] Sugli effetti prodotti dalla pronuncia giudiziale di risoluzione del contratto sui provvedimenti resi dalla Stazione appaltante dopo il verificarsi dell’evento che ha determinato la risoluzione. [H] Sulla legittimità o meno della pretesa da parte della Stazione Appaltante di una rinuncia preventiva dell’Impresa alle proprie pretese attraverso la sottoscrizione di un atto di sottomissione. [I] Sulla applicabilità o meno dei criteri per la quantificazione del danno da sospensione illegittima dei lavori di cui all’art. 25 del Capitolato Generale d’Appalto (approvato con D.M. 19/4/2000 n.145), anche ai contratti stipulati prima della sua entrata in vigore. [L] Sulle differenze in ordine all’onere della prova per il risarcimento del danno da mancato ammortamento macchinari e da mancato ammortamento macchinari presi a noleggio da terzi. [M] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti dall’Impresa per le più lunghe percorrenze nel trasporto dei rifiuti in discarica diversa da quella originariamente indicata. [N] Sulla risarcibilità o meno degli oneri sopportati dall’Impresa per lo stoccaggio provvisorio nell’area di cantiere dei materiali provenienti dagli scavi e non utilizzabili, in caso di silenzio prestato dalla Stazione Appaltante alle richieste di conferimento in discarica. [O] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per revisioni prezzi asseritamente dovuta e non pagata dalla Stazione Appaltante in relazione alla parte di lavori eseguita. [P] Sulla risarcibilità o meno e sulla quantificazione del mancato utile per i lavori non eseguiti per colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla risarcibilità o meno del valore venale dell’opera eseguita dall’Impresa nel caso di risoluzione di un contratto di appalto per cause imputabili alla Stazione Appaltante, stante l’impossibilità di restituire l’opus parzialmente eseguito dall’appaltatore adempiente. [R] Sulla risarcibilità o meno del danno arrecato alla immagine professionale dell’Impresa dall’illegittimo provvedimento di esecuzione d’ufficio in danno adottato dalla Stazione Appaltante. [S] Sul riconoscimento o meno degli interessi moratori e della rivalutazione monetaria sulle somme dovute all’Impresa per inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [T] Sulla applicabilità o meno delle disposizioni degli artt. 35 e 36 del capitolato generale delle opere pubbliche, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063, in tema di interessi moratori, nel caso in cui la Stazione Appaltante abbia contestato, più o meno fondatamente, la spettanza dell’intero prezzo

RITARDATO PAGAMENTO - DANNO DA RIVALUTAZIONE MONETARIA

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla disciplina procedurale e sostanziale applicabile ai giudizi arbitrali avviati in ragione di clausola compromissoria contenuta in contratti di appalto stipulati prima del 1999. [B] Sulle ipotesi in cui vige il termine perentorio di 60 giorni, delineato dagli articoli 46 e 47 del Capitolato Generale delle OO.PP., per proporre l'istanza di arbitrato o la domanda giudiziale. [C] Sulla necessità o meno di formulare formali riserve nel caso di controversie in materia di interessi e revisione prezzi. [D] Sulla riconoscibilità o meno del danno da rivalutazione monetaria (ex art. 1224, comma 2, c.c.) nel caso di ritardi nei pagamenti degli acconti e della rata di saldo relativamente ai corrispettivi di appalto da parte della pubblica amministrazione, ai sensi degli artt. 35 e 36 del DPR n. 1063/62. [E] Sulla risarcibilità o meno del danno da “scoperto bancario” causato dal ritardo nei pagamenti dei corrispettivi da parte della stazione appaltante e sull’onere della prova

SOSPENSIONE ED INTERRUZIONE DEI LAVORI - ISCRIZIONE RISERVE

LODO ARBITRALE 2010

[A] Laddove l'impresa appaltatrice abbia apposto la riserva sul verbale di sospensione la mancata reiterazione della contestazione nel SAL o nel registro di contabilità non può di per sé implicare alcuna preclusione. [B] Ai fini dell'accertamento della risoluzione de jure è sempre necessario valutare la sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi dell'inadempimento. [C] Sui casi in cui è possibile per l'appaltatore richiedere la risoluzione del contratto, previa notifica di atto di messa in mora dell'Amministrazione. [D] Sul verbale di sospensione lavori che omette di indicare non solo le ragioni che hanno determinato l'interruzione dei lavori. [E] Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa in caso di risoluzione per inadempimento della committente. [F] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla committente in conseguenza della morte del Direttore dei lavori. [G] Sul cumulo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in caso di risarcimento del danno all’impresa

MATURAZIONE INTERESSI MORATORI DA RITARDO

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato prima dell’intervenuto collaudo delle opere, secondo quanto disposto dagli artt. 32 e 33 del Capitolato Generale. [B] Sugli oneri a carico dell’impresa nel caso in cui il progetto a base d’appalto non sia assistito dalla relazione geologica, ovvero la relazione geologica sia tecnicamente errata. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per la sicurezza dovuti al mutamento della legislazione vigente. [D] Sull’entità e sulla tipologia del rimborso per maggiori oneri dovuto al rallentato e anomalo andamento dell’appalto, causato dalla limitata disponibilità delle aree a causa di carenze progettuali. [E] Sulla misura degli interessi moratori da ritardo eventualmente dovuti. [F] Sulla misura del danno eventualmente risarcibile derivante dal mancato ammortamento dei macchinari e delle retribuzioni inutilmente corrisposte nel periodo di sospensione

SOSPENSIONE LAVORI PER RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Il concetto di appalto a forfait chiuso non debba essere inteso nel senso della assoluta immodificabilità del sinallagma contrattuale e della impossibilità di addivenire a modifiche dell'opus posto a base di gara. [B] Sulla sospensione lavori disposta dalla stazione appaltante in caso di ritrovamenti archeologici

IMPUTAZIONE PAGAMENTI IN RITARDO

LODO ARBITRALE 2010

[A] La responsabilità per le varianti progettuali introdotte dall’impresa in sede di gara, aggiudicata con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rimane in capo alla stazione appaltante. [B] Sul risarcimento del danno all’utile per mancato espletamento di diverse commesse quale conseguenza dell’illegittima sospensione lavori o di anomalo andamento. [C] Sul periodo dal quale calcolare la rivalutazione monetaria sulla somma dovuta a titolo di risarcimento danni all’impresa. [D] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sull’equo compenso qualora le quantità derivanti dalle modifiche singolarmente considerate superino il quinto in più o in meno delle corrispondenti quantità originarie. [F] Sulla problematica concernente l'applicabilità deI disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di "imputazione del pagamento" nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione. [G] Sulla posizione soggettiva dell'appaltatore e sulla giurisdizione competente a decidere in ordine alla facoltà dell'Amministrazione di accordare la revisione dei prezzi

SOSPENSIONE LAVORI LEGITTIMA - EQUO COMPENSO

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla sospensione dei lavori disposta per carenza di fondi da parte della stazione appaltante. [B] L’onere della riserva non investe quelle pretese che toccano la sorte del contratto (risoluzione del contratto, nullità del medesimo). [C] Anche nel caso in cui la sospensione dei lavori sia legittima all’impresa può spettare il diritto all’equo compenso, secondo la disposizione di cui all’art. 1664, co. 2. del cod. civ.. [D] I criteri per il risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori di cui alle lett. da a) a d) dell’art. 25 comma 2, d.m. 19 aprile 2000, n. 145, hanno una funzione di guida. [E] Sulla risoluzione contrattuale per colpa della stazione appaltante e sul risarcimento del danno per mancato utile dovuto all’impresa. [F] Sul comportamento che deve tenere l’impresa in caso di sospensione dei lavori illegittima al fine di ridurre il danno

ILLEGITTIMITA' DELLE RISERVE APPLICATE SUGLI ONERI DELLASICUREZZA

LODO ARBITRALE 2010

[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante

RISARCIMENTO DANNI PER MANCATO AMMORTAMENTO DEI MACCHINARI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sul caso in cui i termini per la conclusione dell’accordo bonario scadano dopo la notifica della domanda di arbitrato ma prima della conclusione del procedimento arbitrale. [B] Prima della indizione della gara la stazione appaltante è tenuta a ad impiegare ogni cura volta ad eliminare il rischio di impedimenti alla realizzazione dell'opera come progettata. [C] Sulla dichiarazione ex. Art. 71 del D.P.R. 554 del 1999 resa dall’appaltatore, in sede di gara. [D] Sul caso in cui se in un momento successivo alla sottoscrizione dell'atto di sottomissione, e quindi nella concreta fase di esecuzione dei lavori, la variante progettuale introdotta dall'Amministrazione non si riveli idonea a consentire il regolare andamento dell'appalto. [E] Sull’art. 26 della Legge n. 109/1994 secondo il quale l’appaltatore può avvalersi della eccezione di inadempimento e sulle altre ipotesi di risoluzione contrattuale. [F] Sulla risoluzione contrattuale per mutuo dissenso. [G] Sulla la sospensione, ancorché di fatto, dei lavori per lunghi periodi di tempo per esigenze connesse all’approvazione di una variante. [G] Sul risarcimento del danno per mancato ammortamento dei macchinari e delle attrezzature stimabile in una media ponderale del 10% annuo

DIVIETO DI RIVENDICA DEI MAGGIORI IMPORTI PER GLI ONERI DELLA SICUREZZA

LODO ARBITRALE 2010

[A] Per gli oneri della sicurezza non trova applicazione il regime proprio delle riserve. [B] Sul momento in cui deve essere iscritta riserva riguardo ai danni da fatti continuativi. [C] Sulla concessione di una proroga e sul diritto al risarcimento del danno da parte dell’impresa. [D] Sulla prova del danno per lesione dell’utile. [E] Sul valore da attribuire alla posizione espressa dalla committente in sede di accordo bonario. [F] Sul caso in cui all'appaltatore non sia stato concesso di utilizzare tutto il termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori e sia invece stato richiesto di eseguire un programma lavori accelerato

[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante

SOTTOSCRIZIONBE ATTO DI SOTTOMISSIONE E RICHIESTA EQUO COMPENSO

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulle conseguenze della mancata esibizione da parte della p.a. del registro di contabilità dei lavori all’impresa. [B] Sulla richiesta di ristoro dei maggiori costi asseritamente sostenuti dall’impresa per l’utilizzo di un miniescavatore sottodimensionato. [C] Sulla richiesta di equo compenso avanzata dall’impresa che ha sottoscritto l’atto di sottomissione senza eccezioni. [D] Sulle reciproche azioni di risoluzione del contratto, fondate da ciascuna parte sull'inadempimento dell'altra rilevatosi insussistente in sede giudiziale

RISARCIMENTO DANNI PER MAGGIOR DURATA DEI LAVORI E PER IMMOBILIZZO DELLE ATTREZZATURE IN CANTIERE

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sull'omessa attivazione da parte del RUP del procedimento dell'accordo bonario. [B] Sulla sospensione lavori disposta dall’amministrazione per difficoltà legate alla disponibilità delle aree o alla acquisizione di eventuali autorizzazioni da parte di Enti terzi. [C] Sulle ragioni di “pubblico interesse o necessità” che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [D] Sull’art. 1455 c.c., secondo il quale il contratto non si può risolvere “se l'inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza, avuto riguardo all'interesse dell'altra”. [E] Sul risarcimento del danno quanto alle maggiori spese generali conseguenti alla maggiore durata dei lavori. [F] Sul risarcimento dei maggiori costi per l’immobilizzo delle attrezzature in cantiere e sull’ammissibilità della prova testimoniale. [G] Sul risarcimento del danno per lesione dell’utile e sulla presunzione di linearità dell’appalto. [H] Il risarcimento del danno rileva diversamente nel caso in cui l’immobilizzo del cantiere sia avvenuto alla fine dei lavori

PROLUNGAMENTO TEMPI LAVORATIVI - CORRISPETTIVO DELL'IMPRESA PER IL MINOR UTILIZZO DEI MEZZI D'OPERA

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sull'illegittimità del divieto di arbitrato e sull'illegittimità, per converso, dell'arbitrato obbligatorio. [B] Tra gli obblighi a carico della Stazione Appaltante figura certamente quello di approntare un progetto eseguibile dal punto di vista tecnico-economico. [C] Sulla sospensione dei lavori imputabile a colpa della committente, ancorché di fatto e per lunghi periodi di tempo. [D] L'appaltatore è tenuto a conoscere e denunciare tempestivamente le carenze di progettazione. [E] Sul criterio di calcolo delle maggiori spese generali conseguenti all’anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla spettanza o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [G] Sul criterio di calcolo per il mancato utile. [H] In caso di prolungamento dei tempi lavorativi, la quantificazione del corrispettivo spettante all'Impresa per il minor utilizzo dei mezzi d'opera non può essere effettuata sul semplice valore delle attrezzature presenti in cantiere.[I] Devono essere escluse dal risarcimento le retribuzioni degli operai che l'impresa avrebbe potuto temporaneamente porre in cassa integrazione

SOSPENSIONE PRESTAZIONI FORNITURE E SERVIZI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Alla clausola compromissoria non si estendono le cause di invalidità del negozio sostanziale. [B] Sulle conseguenze per l’appaltatore nel caso si rifiuti di firmare il contratto. [C] La normativa in materia di sospensioni dettata per gli appalti di lavori è applicabile estensivamente a tutti gli appalti pubblici, ivi compresi quelli di servizi. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione in conseguenza del provvedimento cautelare del giudice emesso in seguito all’impugnazione della concessione edilizia da parte di un terzo

CONSEGNA IN RITARDO DEI LAVORI - EFFETTI

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sulla consegna dei lavori alla ditta appaltatrice dopo 10 mesi dalla stipula del contratto, anziché dopo 45 giorni. [B] La redazione del progetto strutturale deve essere approntato dalla committente amministrazione preliminarmente alla scelta della ditta appaltatrice. [C] Sul committente inadempiente all’obbligazione di corrispondere i singoli acconti sulla scorta degli stati di avanzamento così come certificati dalla stessa direzione lavori. [D] Risoluto un contratto di appalto, il committente inadempiente, nell’impossibilità di restituire l’opus eseguito dall’appaltatore adempiente, è obbligato, per l’esigenza di reintegrare la situazione patrimoniale di quest’ultimo

SOSPENSIONE ILLEGITTIMA DEI LAVORI - LIMITI ALLA RICHIESTA DI RISTORO DELLE SPESE

LODO ARBITRALE 2010

[A] Sull’illegittimità della sospensione lavori disposta per effettuare rilievi archeologici allo scopo di utilizzare i lavori di ripulitura dell’area. [B] Sull'esigenza di introdurre varianti ai lavori non necessitate da cause obiettivamente imprevedibili all'epoca della progettazione. [C] In presenza di una sospensione lavori illegittima ma in mancanza di prova, nulla deve essere riconosciuto all'impresa a titolo di ristoro del lamentato mancato utile derivante dalla perdita di altre occasioni di lavoro. [D] Sulla richiesta di risarcimento danni per immobilizzo in cantiere di attrezzature e mezzi d'opera. [E] Sull’imprescindibile presenza in cantiere di un assistente di cantiere

Sospensione e ripresa dei lavori

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sull'esecuzione dei lavori su un'unica carreggiata rispetto all'esecuzione delle opere in sostanziale assenza di traffico. [B] Sull’onere a carico del Committente di raggiungere accordi con gli Enti titolari dei sottoservizi

Arbitrato - Sospensione e ripresa dei lavori

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sulla clausola compromissoria che stabilisce la competenza arbitrale derivante dal rinvio contenuto nel contratto al capitolato generale per gli appalti di opere pubbliche di cui al D.P.R. 1063 del 1962. [B] Su un’elencazione dei possibili casi di sospensione illegittima dei lavori

Sospensione e ripresa dei lavori

COLLEGIO ARBITRALE LODO ARBITRALE 2008

[A] Sul comportamento dell’amministrazione che trascuri di raggiungere tempestivamente i necessari accordi con gli Enti Pubblici terzi. [B] Sulla sorte del contratto qualora entrambe le parti ne chiedano giudizialmente la risoluzione per inadempimento. [C] Sull'opzione concessa all'appaltatore dall'art. 30 d.p.r. 16 luglio 1962 n. 1063 di chiedere lo scioglimento del contratto senza indennità, in caso di sospensione dei lavori. [D] Sul risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori qualora il direttore lavori abbia omesso di dar conto delle attrezzature presenti in cantiere

Pareri tratti da fonti ufficiali

QUESITO del 06/06/2006 - SOSPENSIONE DEI LAVORI

Per quanti giorni è ammesso sospendere i lavori,(per maltempo) anche in più frazioni di tempo, per un appalto lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e pronto intervento su strade prov. e regionali, che contrattualmente prevede una durata dei lavori di 365 giorni, per un importo a base d'asta di 1.600.000 euro?