Allegato I.5 Elementi per la programmazione dei lavori e dei servizi. Schemi tipo.

(Articolo 37, comma 6)

 

Articolo 1.

Oggetto.

1. Il presente allegato reca la disciplina di attuazione dell'articolo 37, comma 6, del codice.

 

Articolo 2.

Definizioni.

1. Ai fini del presente allegato si intende per:

a) «BDAP», la banca dati delle amministrazioni pubbliche, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229;

b) «CUP», il codice unico di progetto di cui all'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, che identifica ogni progetto di investimento pubblico;

c) «CUI», il codice unico di intervento attribuito in occasione del primo inserimento nel programma;

d) «RUP», il responsabile unico del progetto di cui all’articolo 15 del codice;

e) «pianificazione delle attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza», il documento di ciascun soggetto aggregatore o ciascuna centrale di committenza contenente indicazioni circa le attività di centralizzazione delle committenze previste nel periodo di riferimento;

f) «AUSA», l'anagrafe unica delle stazioni appaltanti, di cui all'articolo 33-ter del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.

 

Articolo 3.

Contenuti, livello di progettazione minimo, ordine di priorità del programma triennale dei lavori pubblici, dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti.

1. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, secondo i propri ordinamenti e fatte salve le competenze legislative e regolamentari delle regioni e delle province autonome in materia, adottano il programma triennale dei lavori pubblici, anche consistenti in lotti funzionali di un lavoro, nonché i relativi elenchi annuali sulla base degli schemi-tipo annessi al presente allegato e parte integrante dello stesso, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 37 del codice, e in coerenza con i documenti pluriennali di pianificazione o di programmazione di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228 e ai principi contabili di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. A tal fine le stazioni appaltanti e gli enti concedenti consultano altresì, ove disponibili, le pianificazioni delle attività delle centrali di committenza.

2. Gli schemi-tipo per la programmazione triennale dei lavori pubblici di cui all’articolo 37 del codice sono costituiti dalle seguenti schede:

a) A: quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma, articolate per annualità e fonte di finanziamento;

b) B: elenco delle opere pubbliche incompiute;

c) C: elenco degli immobili disponibili che possono essere oggetto di cessione, ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell'interesse pubblico al completamento di un'opera pubblica incompiuta. Sono, altresì, indicati i beni immobili nella disponibilità della stazione appaltante o dell’ente concedente concessi in diritto di godimento, a titolo di contributo, la cui utilizzazione sia strumentale e tecnicamente connessa all'opera da affidare in concessione;

d) D: elenco dei lavori del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

e) E: lavori che compongono l'elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;

f) F: elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale nei casi previsti dall’articolo 5, comma 3.

3. I soggetti che gestiscono i siti informatici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della Banca dati nazionale dei contratti pubblici assicurano la disponibilità del supporto informatico per la compilazione degli schemi-tipo annessi al presente allegato.

4. Ai fini della compilazione delle schede A e C, di cui, rispettivamente, alle lettere a) e c) del comma 2, sono compresi, tra le fonti di finanziamento del programma triennale dei lavori pubblici, il valore complessivo dei beni immobili pubblici che possono essere oggetto di cessione in cambio di opere, i finanziamenti acquisibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 1990, n. 403, i beni immobili concessi in diritto di godimento, a titolo di contributo, la cui utilizzazione sia strumentale e tecnicamente connessa all'opera da affidare in concessione, nonché i beni immobili ricadenti nel territorio di competenza di regioni ed enti locali, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, di cui all'articolo 58 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. L'elenco dei beni immobili è indicato nell'apposita scheda C. Il valore degli immobili di cui al presente comma, stabilito sulla base del valore di mercato dagli uffici titolari dei beni immobili, è riportato per ogni singolo lavoro al quale sono associati.

5. Ogni lavoro o lotto funzionale riportato nel programma di cui al comma 1 è individuato univocamente dal CUI. Per ogni lavoro o lotto funzionale di cui al primo periodo è altresì indicato il CUP, tranne i casi di manutenzione ordinaria. Entrambi i codici sono mantenuti nei programmi triennali nei quali il lavoro o lotto funzionale è riproposto, salvo modifiche sostanziali del progetto che ne alterino la possibilità di precisa individuazione.

6. Per ciascun lavoro di cui al comma 1, nel programma triennale è riportato l'importo complessivo stimato necessario per la realizzazione di detto lavoro, comprensivo delle forniture e dei servizi connessi alla realizzazione dello stesso, inseriti nella programmazione triennale di cui all'articolo 6. Nell'elenco annuale per ciascun lavoro è riportato l'importo complessivo del relativo quadro economico.

7. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 37, comma 2, del codice, sono compresi nel programma triennale e nei relativi aggiornamenti le opere pubbliche incompiute, di cui all'articolo 4, comma 4, del presente allegato, i lavori realizzabili attraverso contratti di concessione o di partenariato pubblico privato, i lavori realizzabili tramite cessione del diritto di proprietà o altro titolo di godimento di beni immobili. Il programma evidenzia altresì se trattasi di lavoro complesso.

8. I lavori, anche consistenti in lotti funzionali, da avviare nella prima annualità del programma di cui al comma 7, costituiscono l'elenco annuale dei lavori pubblici. Sono inclusi in tale elenco i lavori, compresi quelli di cui all'articolo 4, comma 4, che soddisfano le seguenti condizioni:

a) previsione in bilancio della copertura finanziaria;

b) previsione dell'avvio della procedura di affidamento nel corso della prima annualità del programma;

c) rispetto dei livelli di progettazione minimi di cui all'articolo 37, comma 2, del codice;

d) conformità dei lavori agli strumenti urbanistici vigenti o adottati.

9. Un lavoro può essere inserito nel programma triennale dei lavori pubblici limitatamente a uno o più lotti funzionali, purché con riferimento all'intero lavoro sia stato osservato il livello di progettazione indicato dall’articolo 37, comma 2, del codice, quantificando le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell'intero lavoro.

10. Il programma triennale dei lavori pubblici riporta la priorità dei lavori valutata su tre livelli come indicato nella scheda D. Nell'ambito della definizione degli ordini di priorità le stazioni appaltanti e gli enti concedenti individuano come prioritari i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, di prevenzione e mitigazione del rischio sismico e idrogeologico, di completamento delle opere incompiute di cui all'articolo 4, di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, i progetti definitivi o esecutivi già approvati, i lavori cofinanziati con fondi europei, con PNRR e PNC nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario.

11. Nell'ambito dell'ordine di priorità di cui al comma 10, sono da ritenersi di priorità massima i lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali, e, in subordine, gli interventi di prevenzione sismica sugli edifici strategici e gli interventi di previsione e mitigazione del rischio idrogeologico, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute nonché quelli finanziati con PNRR e Piano complementare al PNRR.

12. Ai fini della realizzazione dei lavori previsti nell'elenco annuale dei lavori, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti tengono conto delle priorità ivi indicate. Sono fatti salvi i lavori imposti da eventi imprevedibili o calamitosi, nonché le modifiche dipendenti da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari ovvero da atti amministrativi adottati a livello statale o regionale.

13 Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti individuano, nell'ambito della propria organizzazione, la struttura e il soggetto referente per la redazione del programma triennale dei lavori pubblici. Al fine di ridurre gli oneri amministrativi, tale referente è, di norma, individuato nel referente unico dell'amministrazione per la BDAP, salvo diversa scelta dell'amministrazione.

14. Il referente riceve le proposte, i dati e le informazioni fornite dai RUP ai fini del coordinamento delle proposte da inserire nella programmazione e provvede ad accreditarsi presso gli appositi siti informatici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

 

Articolo 4.

Criteri di inclusione delle opere pubbliche incompiute nei programmi triennali di lavori pubblici e nei relativi elenchi annuali.

1. Per le finalità di cui all'articolo 3, commi 10 e 11, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, a prescindere dall'importo, inseriscono nella scheda B le opere pubbliche incompiute di propria competenza, secondo l'ordine di classificazione di cui all'articolo 4, comma 2 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 13 marzo 2013, n. 42, indicando per ciascuna opera non completata le modalità e le risorse per il loro completamento. Laddove non optino nei sensi di cui al primo periodo, le amministrazioni individuano soluzioni alternative, quali il riutilizzo ridimensionato, il cambio di destinazione d'uso o la cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica mediante cessione di immobili in cambio di opere, la vendita ovvero la demolizione qualora le esigenze di pubblico interesse non consentano l'adozione di soluzioni alternative.

2. Ai fini del completamento e della fruibilità dell'opera pubblica incompiuta, anche in caso di cambio di destinazione d'uso, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano le proprie determinazioni sulla base, ove pertinente, degli esiti della valutazione ex ante, effettuata secondo le linee guida di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, condotta secondo principi di appropriatezza e proporzionalità tenuto conto della complessità, dell'impatto e del costo dell'opera, anche avvalendosi del supporto fornito dalle strutture tecniche del Ministero delle infrastrutture e trasporti e delle regioni e delle province autonome, per i rispettivi ambiti territoriali di competenza. Le medesime strutture svolgono, altresì, attività di supporto tecnico-economico alle amministrazioni nelle fasi attuative delle determinazioni adottate.

3. Qualora, sulla base della valutazione di cui al comma 2, si rilevi che per il completamento e la gestione delle opere pubbliche incompiute sussista la capacità attrattiva di finanziamenti privati, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti promuovono il ricorso a procedure di partenariato pubblico privato ai sensi dell'articolo 174 e seguenti del codice. A tal fine esse pubblicano sul sito istituzionale del committente e sull'apposita sezione del portale web del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche tramite i sistemi informatizzati regionali, un avviso finalizzato ad acquisire le manifestazioni di interesse degli operatori economici in ordine ai lavori di possibile completamento, anche ridimensionato o con diversa destinazione d'uso, delle opere incompiute di cui al comma 1 nonché alla gestione delle stesse.

4. Le opere pubbliche incompiute per le quali, a seguito della valutazione di cui al comma 2, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti abbiano determinato i lavori da adottare tra quelli menzionati al comma 1 e abbiano individuato la relativa copertura finanziaria, sono inserite nell'elenco dei lavori del programma di cui alla scheda D ovvero nell'elenco annuale di cui alla scheda E se la ripresa dei lavori è prevista nella prima annualità.

5. Nel caso in cui la stazione appaltante o l’ente concedente abbia ritenuto, con atto motivato, l'insussistenza dell'interesse pubblico al completamento e alla fruibilità dell'opera:

a) riporta nell'elenco degli immobili di cui alla scheda C, previa acquisizione al patrimonio a seguito di redazione e approvazione dello stato di consistenza, le opere pubbliche incompiute per le quali intenda cedere la titolarità dell'opera ad altro ente pubblico o a un soggetto esercente una funzione pubblica, ovvero procedere alla vendita dell'opera sul mercato;

b) riporta nell'elenco dei lavori di cui alle schede D ed E le opere pubbliche incompiute per le quali intenda procedere alla demolizione.

6. Qualora ricorra la determinazione di cui al comma 5, lettera b), nell'ambito del programma triennale sono inseriti gli oneri necessari per lo smantellamento dell'opera e per la rinaturalizzazione, riqualificazione ed eventuale bonifica del sito.

 

Articolo 5.

Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Obblighi informativi e di pubblicità.

1. Il programma di cui all'articolo 3 è redatto ogni anno, scorrendo l'annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati.

2. I lavori per i quali sia stata avviata la procedura di affidamento non sono riproposti nel programma successivo.

3. La scheda F di cui all'articolo 3, comma 2, lettera f), riporta l'elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale e non riproposti nell'aggiornamento del programma per motivi diversi da quelli di cui al comma 2, ovvero per i quali si è rinunciato all'attuazione.

4. Nel rispetto di quanto previsto all'articolo 37, comma 1, del codice, nonché dei termini di cui ai commi 5 e 6 del presente articolo, sono adottati lo schema del programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale dei lavori pubblici proposto dal referente responsabile del programma.

5. Successivamente alla adozione, il programma triennale e l'elenco annuale sono pubblicati sul sito istituzionale del committente e ne è data comunicazione alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono consentire la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione di cui al primo periodo. L'approvazione definitiva del programma triennale, unitamente all'elenco annuale dei lavori, con gli eventuali aggiornamenti, avviene entro i successivi trenta giorni dalla scadenza delle consultazioni, ovvero, comunque, in assenza delle consultazioni, entro sessanta giorni dalla pubblicazione di cui al primo periodo, nel rispetto di quanto previsto dal comma 4, e con pubblicazione in formato open data presso i siti informatici della stazione appaltante e dell’ente concedente. Le stazioni appaltanti o gli enti concedenti possono adottare ulteriori forme di pubblicità purché queste siano predisposte in modo da assicurare il rispetto dei termini di cui al presente comma.

6. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti che siano amministrazioni dello Stato procedono all'aggiornamento del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Le altre stazioni appaltanti e gli altri enti concedenti approvano i medesimi documenti entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio o documento equivalente, secondo l'ordinamento proprio di ciascuna amministrazione. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 172 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

7. Nel caso di regioni o di enti locali, ove risulti avviata la procedura di approvazione dell'aggiornamento annuale del programma triennale e dell'elenco annuale e nelle more della conclusione della medesima, le amministrazioni, secondo i loro ordinamenti, possono, motivatamente, autorizzare l'avvio delle procedure relative a un lavoro previsto dalla seconda annualità di un programma triennale approvato e dall'elenco annuale dello schema di programma triennale adottato.

8. Nei casi in cui le stazioni appaltanti o gli enti concedenti non provvedano alla redazione del programma triennale dei lavori pubblici, per assenza di lavori, ne danno comunicazione sul sito istituzionale del committente nella sezione «Amministrazione trasparente» di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e ne danno comunicazione alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

9. I programmi triennali di lavori pubblici sono modificabili nel corso dell'anno, previa apposita approvazione dell'organo competente, da individuarsi, per gli enti locali, secondo la tipologia della modifica, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 37, comma 1, del codice, qualora le modifiche riguardino:

a) la cancellazione di uno o più lavori già previsti nell'elenco annuale;

b) l'aggiunta di uno o più lavori in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale;

c) l'aggiunta di uno o più lavori per la sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all'interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, ivi comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d'asta o di economie;

d) l'anticipazione della realizzazione, nell'ambito dell'elenco annuale di lavori precedentemente previsti in annualità successive;

e) la modifica del quadro economico dei lavori già contemplati nell'elenco annuale, per la quale si rendano necessarie ulteriori risorse.

10. Le modifiche ai programmi di cui al comma 9 sono pubblicate sul sito istituzionale della stazione appaltante e dell’ente concedente.

11. Un lavoro non inserito nell'elenco annuale può essere realizzato quando sia reso necessario da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Un lavoro non inserito nell'elenco annuale può essere altresì realizzato sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari della stazione appaltante o dell’ente concedente al momento della formazione dell'elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.

12. Il CIPESS, al fine di disporre di un quadro programmatico generale di riferimento, può chiedere alle amministrazioni centrali che vigilano su enti tenuti a predisporre i programmi triennali dei lavori pubblici e i relativi aggiornamenti di trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, una relazione che sintetizzi la distribuzione territoriale e per tipologia dei lavori inseriti nel complesso dei piani triennali degli organismi vigilati riguardanti il triennio di riferimento e i relativi contenuti finanziari.

 

Articolo 6.

Contenuti, ordine di priorità del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi.

1. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, secondo i propri ordinamenti e fatte salve le competenze legislative e regolamentari delle regioni e delle province autonome in materia, adottano, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 37 comma 1, del codice, il programma triennale degli acquisti di forniture e servizi nonché i relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali sulla base degli schemi-tipo annessi al presente allegato. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, ai fini della predisposizione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali, consultano, ove disponibili, le pianificazioni delle attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza, anche ai fini del rispetto degli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa.

2. Gli schemi-tipo per la programmazione triennale degli acquisti di forniture e servizi sono costituiti dalle seguenti schede:

a) G: quadro delle risorse necessarie alle acquisizioni previste dal programma, articolate per annualità e fonte di finanziamento;

b) H: elenco degli acquisti del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione. Nella scheda sono indicati le forniture e i servizi connessi a un lavoro di cui agli articoli da 3 a 5, riportandone il relativo CUP, ove previsto;

c) I: elenco degli acquisti presenti nella precedente programmazione triennale nei casi previsti dall’articolo 7, comma 3.

3. I soggetti che gestiscono i siti informatici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della Banca dati nazionale dei contratti pubblici assicurano la disponibilità del supporto informatico per la compilazione degli schemi-tipo annessi al presente allegato.

4. Ogni acquisto di forniture e servizi riportato nel programma di cui al comma 1 è individuato univocamente dal CUI. Per ogni acquisto per il quale è previsto, è riportato il CUP. Entrambi i codici sono mantenuti nei programmi triennali nei quali l'acquisto è riproposto, salvo modifiche sostanziali del progetto che ne alterino la possibilità di precisa individuazione.

5. Per gli acquisti di cui al comma 1, nel programma triennale sono riportati gli importi degli acquisti di forniture e servizi risultanti dalla stima del valore complessivo, ovvero, per gli acquisti di forniture e servizi ricompresi nell'elenco annuale, gli importi del prospetto economico delle acquisizioni medesime.

6. Il programma triennale contiene altresì i servizi di cui all’articolo 41, comma 10, del codice nonché le ulteriori acquisizioni di forniture e servizi connessi alla realizzazione di lavori previsti nella programmazione triennale dei lavori pubblici o di altre acquisizioni di forniture e servizi previsti nella programmazione triennale. Gli importi relativi a tali acquisizioni, qualora già ricompresi nell'importo complessivo o nel quadro economico del lavoro o acquisizione ai quali sono connessi, non sono computati ai fini della quantificazione delle risorse complessive del programma di cui alla scheda G.

7. Le acquisizioni di forniture e servizi di cui al comma 6 sono individuate da un proprio CUI e sono associate al CUI e al CUP, ove previsto, del lavoro o dell'acquisizione al quale sono connessi.

8. Nei programmi triennali degli acquisti di forniture e servizi, per ogni singolo acquisto, è riportata l'annualità nella quale si intende dare avvio alla procedura di affidamento ovvero si intende ricorrere a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore, al fine di consentire il raccordo con la pianificazione dell'attività degli stessi.

9. Per l'inserimento nel programma triennale degli acquisti di forniture e servizi, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, anche con riferimento all'intera acquisizione nel caso di suddivisione in lotti funzionali, provvedono a fornire adeguate indicazioni in ordine alle caratteristiche tipologiche, funzionali e tecnologiche delle acquisizioni da realizzare e alla relativa quantificazione economica.

10. Il programma triennale degli acquisti di forniture e servizi riporta l'ordine di priorità. Nell'ambito della definizione degli ordini di priorità le stazioni appaltanti e gli enti concedenti individuano come prioritari i servizi e le forniture necessari in conseguenza di calamità naturali, per garantire gli interessi pubblici primari, gli acquisti aggiuntivi per il completamento di forniture o servizi, nonché le forniture e i servizi cofinanziati con fondi europei, e le forniture e i servizi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario.

11. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti tengono conto di tali priorità, fatte salve le modifiche dipendenti da eventi imprevedibili o calamitosi, o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari ovvero da atti amministrativi adottati a livello statale o regionale.

12. L’elenco delle acquisizioni di forniture e servizi di importo stimato superiore a 1 milione di euro, che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti prevedono di inserire nel programma triennale, è comunicato dalle medesime amministrazioni, entro il mese di ottobre, al Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori di cui all'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, con le modalità indicate all'articolo 7, comma 5, del presente allegato.

13. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti individuano, nell'ambito della propria organizzazione, la struttura e il soggetto referente per la redazione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi. Il soggetto di cui al presente comma può coincidere con quello di cui all'articolo 3, comma 13. Si applica la procedura di cui all'articolo 3, comma 14.

 

Articolo 7.

Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi. Obblighi informativi e di pubblicità.

1. Il programma di cui all'articolo 6 è redatto ogni anno, scorrendo l'annualità pregressa e aggiornando i programmi precedentemente approvati.

2. Non è riproposto nel programma successivo un acquisto di una fornitura o di un servizio per il quale sia stata avviata la procedura di affidamento.

3. La scheda I, di cui all'articolo 6, comma 2, lettera c), riporta l'elenco degli acquisti di forniture e servizi presenti nella prima annualità del precedente programma e non riproposti nell'aggiornamento del programma per motivi diversi da quelli di cui al comma 2, ovvero per i quali si è rinunciato all'acquisizione.

4. Nei casi in cui le stazioni appaltanti e gli enti concedenti non provvedano alla redazione del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi, per assenza di acquisti di forniture e servizi, ne danno comunicazione sul profilo del committente nella sezione «Amministrazione trasparente» di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

5. La comunicazione al Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori di cui all'articolo 6, comma 12, avviene mediante la trasmissione al portale dei soggetti aggregatori nell'ambito del sito acquisti in rete del Ministero dell'economia e delle finanze, anche tramite i sistemi informatizzati regionali.

6. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti che siano amministrazioni dello Stato procedono all'aggiornamento del programma triennale degli acquisti di forniture e servizi e del relativo elenco annuale. Le altre stazioni appaltanti e gli enti concedenti approvano i medesimi documenti entro novanta giorni dalla data di decorrenza degli effetti del proprio bilancio o documento equivalente, secondo l'ordinamento proprio di ciascuna amministrazione. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 172 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

7. Nel caso di regioni o di enti locali, ove risulti avviata la procedura di approvazione dell'aggiornamento annuale del programma triennale e nelle more della conclusione della medesima, le amministrazioni, secondo i loro ordinamenti, possono, motivatamente, autorizzare l'avvio delle procedure relative a un acquisto di forniture e servizi previsto in un programma triennale approvato.

8. I programmi triennali degli acquisti di forniture e servizi sono modificabili nel corso dell'anno, previa apposita approvazione dell'organo competente, da individuarsi, per gli enti locali, secondo la tipologia della modifica, nel rispetto di quanto previsto all'articolo 37, comma 1, del codice, qualora le modifiche riguardino:

a) la cancellazione di uno o più acquisti già previsti nell'elenco annuale delle acquisizioni di forniture e servizi;

b) l'aggiunta di uno o più acquisti in conseguenza di atti amministrativi adottati a livello statale o regionale;

c) l'aggiunta di uno o più acquisti per la sopravvenuta disponibilità di finanziamenti all'interno del bilancio non prevedibili al momento della prima approvazione del programma, ivi comprese le ulteriori risorse disponibili anche a seguito di ribassi d'asta o di economie;

d) l'anticipazione alla prima annualità dell'acquisizione di una fornitura o di un servizio ricompreso nel programma triennale degli acquisti;

e) la modifica del quadro economico degli acquisti già contemplati nell'elenco annuale, per la quale si rendano necessarie ulteriori risorse.

9. Un servizio o una fornitura non inseriti nell'elenco annuale possono essere realizzati quando siano resi necessari da eventi imprevedibili o calamitosi o da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari. Un servizio o una fornitura non inseriti nella prima annualità del programma possono essere altresì realizzati sulla base di un autonomo piano finanziario che non utilizzi risorse già previste tra i mezzi finanziari dell'amministrazione al momento della formazione dell'elenco, avviando le procedure di aggiornamento della programmazione.

10. Le modifiche ai programmi di cui al comma 8 sono pubblicate sul sito istituzionale della stazione appaltante e dell’ente concedente e ne è data comunicazione alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici.

 

Articolo 8.

Modalità di raccordo con la pianificazione dell'attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento.

1. Negli elenchi annuali degli acquisti di forniture e servizi e negli elenchi annuali dei lavori, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti indicano per ciascun acquisto l'obbligo, qualora sussistente, ovvero l'intenzione di ricorrere a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore per l'espletamento della procedura di affidamento; a tal fine essi consultano, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 6, comma 1, secondo periodo, la pianificazione dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza e ne acquisiscono il preventivo assenso o ne verificano la capienza per il soddisfacimento del proprio fabbisogno.

2. Nei casi in cui le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, in adempimento di quanto previsto dal comma 1, ricorrano a una centrale di committenza o a un soggetto aggregatore, l'elenco annuale ne indica la denominazione fra quelle registrate nell'AUSA nell'ambito della Banca dati nazionale dei contratti pubblici dell'Autorità nazionale anticorruzione.

 

Articolo 9.

Disposizioni transitorie e finali.

1. Il presente allegato si applica per la formazione o l'aggiornamento dei programmi triennali dei lavori pubblici e degli acquisti di forniture e servizi effettuati a decorrere dal periodo di programmazione 2023-2025.

2. Il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio 2018 n. 14, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 57 del 9 marzo 2018, è abrogato a decorrere dalla data in cui il presente allegato acquista efficacia ai sensi dell’articolo 229, comma 2, del codice.

 

Articolo 10.

Clausola di invarianza finanziaria.

1. All'attuazione delle disposizioni del presente allegato si provvede mediante l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 

 

SCHEDA PROGRAMMA DELL'AMMINISTRAZIONE

 

SCHEDA A: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

QUADRO DELLE RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA (1)

 

TIPOLOGIA RISORSE

Arco temporale di validità del programma

Disponibilità finanziaria

Importo Totale

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per legge

importo

importo

importo

importo

risorse derivanti da entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

importo

importo

importo

importo

risorse acquisite mediante apporti di capitali privati

importo

importo

importo

importo

stanziamenti di bilancio

importo

importo

importo

importo

finanziamenti acquisibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 1990, n. 403

importo

importo

importo

importo

risorse derivanti da trasferimento di immobili

importo

importo

importo

importo

altra tipologia

importo

importo

importo

importo

totale

importo

importo

importo

importo

 

Il referente del programma

(……………)

 

Note

(1) I dati del quadro delle risorse sono calcolati come somma delle informazioni elementari relative a ciascun intervento di cui alla scheda E e alla scheda C. Dette informazioni sono acquisite dal sistema (software) e rese disponibili in banca dati ma non visualizzate nel programma.

 

 

SCHEDA PROGRAMMA DELL'AMMINISTRAZIONE

 

SCHEDA B: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DELLE OPERE INCOMPIUTE

Elenco delle opere incompiute

CUP

(1)

Descrizione opera

Determinazioni dell'amministrazione

Ambito di interesse dell'opera

Anno ultimo quadro economico approvato

Importo complessivo dell'intervento (2)

Importo complessivo lavori

(2)

Oneri necessari per l'ultimazione dei lavori

Importo ultimo SAL

Percentuale avanzamento lavori

(3)

Causa per la quale l'opera è incompiuta

L'opera è attualmente fruibile, anche parzialmente, dalla collettività?

Stato di realizzazione ex comma 2 art. l DM 42/2013

Possibile utilizzo ridimensionato dell'Opera

Destinazione d'uso

Cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica ai sensi dell'articolo 202 del codice

Vendita ovvero demolizione (4)

Parte di infrastruttura di rete

codice

testo

Tabella B.l

Tabella B.2

aaaa

valore

valore

valore

valore

percentuale

Tabella B.3

sì/no

Tabella B.4

sì/no

Tabella B.5

sì/no

sì/no

sì/no

 

 

 

 

 

somma

somma

somma

somma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il referente del programma

(……………….)

 

Note

- Indica il CUP del progetto di investimento nel quale l'opera incompiuta rientra: è obbligatorio per tutti i progetti avviati dal 1° gennaio 2003

- Importo riferito all'ultimo quadro economico approvato

- Percentuale di avanzamento dei lavori rispetto all'ultimo progetto approvato

- ln caso di vendita l'immobile deve essere riportato nell'elenco di cui alla scheda C; in caso di demolizione l'intervento deve essere riportato fra gli interventi del programma di cui alla scheda D

 

Tabella B.1

- è stata dichiarata l'insussistenza dell'interesse pubblico al completamento e alla fruibilità dell'opera

- si intende riprendere l'esecuzione dell'opera per il cui completamento non sono necessari finanziamenti aggiuntivi

- si intende riprendere l'esecuzione dell'opera avendo già reperito i necessari finanziamenti aggiuntivi

- si intende riprendere l'esecuzione dell'opera una volta reperiti i necessari finanziamenti aggiuntivi

 

Tabella B.2

- nazionale

- regionale

 

Tabella B.3

a) mancanza di fondi

b1) cause tecniche: protrarsi di circostanze speciali che hanno determinato la sospensione dei lavori e/o l'esigenza di una variante progettuale

b2) cause tecniche: presenza di contenzioso

c) sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge

d) liquidazione giudiziale, liquidazione coatta e concordato preventivo dell'impresa appaltatrice, risoluzione del contratto, o recesso dal contratto ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di antimafia

e) mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell'ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore

 

Tabella B.4

a) i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione (art 1, comma 2, lettera a), DM n. 42/2013)

b) i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione non sussistendo allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi (art. 1, comma 2, lettera b), DM 42/2013)

c) i lavori di realizzazione, ultimati, non sono stati collaudati nel termine previsto in quanto l'opera non risulta rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo come accertato nel corso delle operazioni di collaudo (art 1, comma 2. lettera c). DM 42/2013)

 

Tabella B.5

a) prevista in progetto

b) diversa da quella prevista in progetto

 

Ulteriori dati (campi da compilare resi disponibili in banca dati ma non visualizzati nel Programma triennale)

Descrizione dell'opera

Dimensionamento dell'intervento (unità di misura)

unità di misura

Dimensionamento dell'intervento (valore)

valore (mq, mc …)

L’opera risulta rispondente a tutti i requisiti del capitolato

sì/no

L’opera risulta rispondente a tutti i requisiti dell’ultimo progetto approvato

sì/no

Fonti di finanziamento (se intervento di completamento non incluso in scheda D)

Sponsorizzazione

sì/no

Finanza di progetto

sì/no

Costo progetto

importo

Finanziamento assegnato

importo

Tipologia copertura finanziaria

Dell’Unione europea

sì/no

Statale

sì/no

Regionale

sì/no

Provinciale

sì/no

Comunale

sì/no

Altra pubblica

sì/no

Privata

sì/no

 

 

SCHEDA PROGRAMMA DELL'AMMINISTRAZIONE

 

SCHEDA C: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL’AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DEGLI IMMOBILI DISPONIBILI

 

Elenco degli immobili disponibili art. 202 del codice

Codice univoco immobile

(1)

Riferimento CUI intervento

(2)

Riferimento CUP

opera incompiuta

(3)

Descrizione immobile

Codice ISTAT

Localizzazione CODICE NUTS

Trasferimento immobile a titolo di corrispettivo ex art. 202 comma 1, lett. a), del codice

Immobili disponibili

Già incluso in programma di dismissione di cui all’art. 27 del decreto-legge n. n. 201/2011, convertito dalla legge n. 214/2011

Tipo disponibilità se immobile derivante da opera incompiuta di cui si è dichiarata l'insussistenza dell'interesse

Valore Stimato

Reg

Prov

Com

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Totale

codice

codice

codice

testo

cod

cod

cod

codice

Tabella C.I

Tabella C.2

Tabella C.3

Tabella C.4

valore

valore

valore

somma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

somma

somma

somma

somma

 

Il referente del programma

(…………….)

 

Note:

(1) Codice obbligatorio: numero immobile = cf amministrazione + prima annualità del primo programma nel quale l'immobile è stato inserito + lettera "i" ad identificare l'oggetto immobile e distinguerlo dall'intervento di cui al codice CUI + progressivo di 5 cifre

(2) Riportare il codice CUI dell'intervento (nel caso in cui il CUP non sia previsto obbligatoriamente) al quale la cessione dell'immobile è associata; non indicare alcun codice nel caso in cui si proponga la semplice alienazione

(3) Se derivante da opera incompiuta riportare il relativo codice CUP

 

Tabella C.1

1. no

2. parziale

3. totale

 

Tabella C.2

1. no

2. sì, cessione

3. sì, in diritto di godimento, a titolo di contributo, la cui utilizzazione sia strumentale e tecnicamente connessa all'opera da affidare in concessione

 

Tabella C.3

1. no

2. sì come valorizzazione

3. sì, come alienazione

 

Tabella C.4

1. cessione della titolarità dell'opera ad altro ente pubblico

2. cessione della titolarità dell'opera a soggetto esercente una funzione pubblica

3. vendita al mercato privato

 

 

SCHEDA PROGRAMMA DELL'AMMINISTRAZIONE

 

SCHEDA D: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DEGLI INTERVENTI DEL PROGRAMMA

 

Numero intervento CUI (1)

Cod. Int. Amm.ne (2)

Codice CUP

(3)

Annualità nella quale si prevede di dare avvio alla procedura di affidamento

Responsabile unico del progetto

(4)

Lotto funzionale (5)

Lavoro complesso (6)

Codice ISTAT

Localizzazione -codice NUTS

Tipologia

Settore e sottosettore intervento

Descrizione dell'intervento

Livello di priorità (7)

STIMA DEI COSTI DELL’INTERVENTO (8)

Intervento aggiunto o variato a seguito di modifica programma (12)

Reg

Prov

Com

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Costi su annualità successive

Importo complessivo (9)

Valore degli eventuali immobili di cui alla scheda C collegati all’intervento (10)

Scadenza temporale ultima per l’utilizzo dell’eventuale finanziamento derivante da contrazione di mutuo

Apporto di capitale privato (11)

Importo

Tipologia

numero intervento CUI

 

codice

data (anno)

 

sì/no

sì/no

cod

cod

cod

codice

Tabella D.l

Tabella D.2

testo

Tabella D.3

valore

valore

valore

valore

valore

valore

data

valore

Tabella D.4

Tabella D.5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

somma

somma

somma

somma

somma

somma

 

somma

 

 

 

Il referente del programma

(……………)

 

Note:

(1) Numero intervento = cf amministrazione + prima annualità del primo programma nel quale l’intervento è stato inserito + progressivo di cinque cifre della prima annualità del primo programma

(2) Numero interno liberamente indicato dall’amministrazione in base a proprio sistema di codifica

(3) Indica il Cup (cfr. articolo 3, comma 5)

(4) Riportare nome e cognome del responsabile unico del progetto

(5) Indica se lotto funzionale secondo la definizione di cui all'articolo 3, comma 1, lettera s), dell’allegato I.1 al codice

(6) Indica se lavoro complesso di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d), dell’allegato I.1 al codice

(7) Indica il livello di priorità di cui all'articolo 3, commi 11, 12 e 13

(8) Ai sensi dell'articolo 4, comma 6, in caso di demolizione di opera incompiuta l’importo comprende gli oneri per lo smantellamento dell'opera e per la rinaturalizzazione, riqualificazione ed eventuale bonifica del sito

(9) Importo complessivo ai sensi dell’articolo 3, comma 6, ivi incluse le spese eventualmente sostenute antecedentemente alla prima annualità

(10) Riportare il valore dell'eventuale immobile trasferito di cui al corrispondente immobile indicato nella scheda C

(11) Riportare l'importo del capitale privato come quota parte del costo totale

(12) Indica se l’intervento è stato aggiunto o è stato modificato a seguito di modifica in corso d’anno ai sensi dell’articolo 5, commi 9 e 11. Tale campo, come la relativa nota e tabella, compaiono solo in caso di modifica del programma

 

Tabella D.1

Cfr. Classificazione Sistema CUP: codice tipologia intervento per natura intervento 03= realizzazione di lavori pubblici (opere e impiantistica)

 

Tabella D.2

Cfr. Classificazione Sistema CUP: codice settore e sottosettore intervento

 

Tabella D.3

1. priorità massima

2. priorità media

3. priorità minima

 

Tabella D.4

1. finanza di progetto

2. concessione di costruzione e gestione

3. sponsorizzazione

4. società partecipate o di scopo

5. locazione finanziaria

6. altro

 

Tabella D.5

1. modifica ex articolo 5, comma 9, lettera b)

2. modifica ex articolo 5, comma 9, lettera c)

3. modifica ex articolo 5, comma 9, lettera d)

4. modifica ex articolo 5, comma 9, lettera e)

5. modifica ex articolo 5, comma 11

 

Ulteriori dati (campi da compilare non visualizzati nel Programma triennale)

Responsabile unico del progetto

 

Codice fiscale del responsabile del procedimento

formato cf

Quadro delle risorse necessarie per la realizzazione dell’intervento

Tipologia di risorse

primo anno

secondo anno

terzo anno

annualità successive

Risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per legge

importo

importo

importo

importo

Risorse derivanti da entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

importo

importo

importo

importo

Risorse acquisite mediante apporti di capitali privati

importo

importo

importo

importo

Stanziamenti di bilancio

importo

importo

importo

importo

Finanziamenti ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge n. 310 del 1990, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 403 del 1990

importo

importo

importo

importo

Risorse derivanti da trasferimento di immobili ex articolo 202 del codice

importo

importo

importo

importo

Altra tipologia

importo

importo

importo

importo

 

 

SCHEDA E: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

INTERVENTI RICOMPRESI NELL'ELENCO ANNUALE

 

CODICE UNICO INTERVENTO - CUI

CUP

DESCRIZIONE INTERVENTO

RESPONSABILE UNICO DEL PROGETTO

IMPORTO ANNUALITÀ

IMPORTO INTERVENTO

FINALITÀ

LIVELLO DI PRIORITÀ

CONFORMITÀ URBANISTICA

VERIFICA VINCOLI AMBIENTALI

LIVELLO Dl PROGETTAZIONE

CENTRALE Dl COMMITTENZA O SOGGETTO AGGREGATORE AL QUALE SI INTENDE DELEGARE LA PROCEDURA Dl AFFIDAMENTO

INTERVENTO AGGIUNTO O VARIATO A SEGUITO DI MODIFICA PROGRAMMA (*)

codice AUSA

denominazione

Codice

Ereditato da scheda D

Ereditato da scheda D

Ereditato da scheda D

Ereditato da scheda D

Ereditato da scheda D

Tabella E.I

Ereditato da scheda D

sì/no

sì/no

Tabella E.2

codice

testo

Ereditato da scheda D

 

Il referente del programma

(……………)

 

Note:

(*) Tale campo compare solo in caso di modifica del programma

 

Tabella E.1

ADN - Adeguamento normativo

AMB - Qualità ambientale

COP - Completamento opera incompiuta

CPA - Conservazione del patrimonio

MIS - Miglioramento e incremento di servizio

URB - Qualità urbana

VAB - Valorizzazione beni vincolati

DEM - Demolizione opera incompiuta

DEOP - Demolizione opere preesistenti e non più utilizzabili

 

Tabella E.2

1. progetto di fattibilità tecnico-economica: "documento di fattibilità delle alternative progettuali"

2. progetto di fattibilità tecnico-economica: "documento finale"

3. progetto esecutivo

 

 

SCHEDA F: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DEGLI INTERVENTI PRESENTI NELL'ELENCO ANNUALE DEL PRECEDENTE PROGRAMMA TRIENNALE

E NON RIPROPOSTI E NON AVVIATI

 

CODICE UNICO INTERVENTO - CUI

CUP

DESCRIZIONE INTERVENTO

IMPORTO INTERVENTO

LIVELLO DI PRIORITÀ

MOTIVO PER IL QUALE L'INTERVENTO NON È RIPROPOSTO (1)

Codice

Ereditato da precedente programma

Ereditato da precedente programma

Ereditato da precedente programma

Ereditato da scheda D

Testo

 

Il referente del programma

(……………)

 

Note:

(1) Breve descrizione dei motivi

 

 

SCHEDA G: PROGRAMMA TRIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

QUADRO DELLE RISORSE NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA (1)

 

TIPOLOGIA RISORSE

Arco temporale di validità del programma

Disponibilità finanziaria

Importo Totale

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per legge

importo

importo

importo

importo

Risorse derivanti da entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

importo

importo

importo

importo

Risorse acquisite mediante apporti di capitali privati

importo

importo

importo

importo

Stanziamenti di bilancio

importo

importo

importo

importo

Finanziamenti acquisibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 1990, n. 403

importo

importo

importo

importo

Risorse derivanti da trasferimento di immobili

importo

importo

importo

importo

Altro

importo

importo

importo

importo

Totale

importo

importo

importo

importo

 

Il referente del programma

(……………………)

Note

(1) I dati del quadro delle risorse sono calcolati come somma delle informazioni elementari relative a ciascun intervento di cui alla scheda B. Dette informazioni sono acquisite dal sistema (software) e rese disponibili in banca dati ma non visualizzate nel programma.

 

 

SCHEDA H: TRIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DEGLI ACQUISTI DEL PROGRAMMA

 

Numero intervento CUI (1)

Codice fiscale Amministrazione

Prima annualità del primo programma nel quale l'intervento è stato inserito

Annualità nella quale si prevede di dare avvio alla procedura di affidamento

Codice CUP (2)

Acquisto ricompreso nell'importo complessivo di un lavoro o di altra acquisizione presente in programmazione di lavori, forniture e servizi

CUI lavoro o altra acquisizione nel cui importo complessivo l'acquisto è ricompreso (3)

Lotto funzionale (4)

Ambito geografico di esecuzione dell'acquisto (Regione/i)

Settore

CPV (5)

DESCRIZIONE DELL'ACQUISTO

Livello di priorità (6)

Responsabile unico del progetto (7)

Durata del contratto

L'acquisto è relativo a nuovo affidamento di contratto in essere

STIMA DEI COSTI DELL'ACQUISTO

CENTRALE Dl COMMITTENZA O SOGGETTO AGGREGATORE AL QUALE SI FARÀ RICORSO PER L'ESPLETAMENTO DELLA PROCEDURA Dl AFFIDAMENTO (10)

Acquisto aggiunto o variato a seguito di modifica programma (11)

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Costi su annualità successive

Totale (8)

Apporto di capitale privato (9)

codice AUSA

denominazione

importo

tipologia

codice

 

data (anno)

data (anno)

codice

sì/no

codice

sì/no

testo

forniture / servizi

Tabella CPV

testo

Tabella H.1

testo

Numero (mesi)

sì/no

valore

valore

valore

valore

valore

valore

testo

codice

testo

Tabella H.2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Somma (12)

Somma (12)

Somma (12)

Somma (12)

Somma (12)

Somma (12)

 

 

 

 

 

Il referente del programma

(……………………)

 

Note

(1) Codice CUI = cf amministrazione + prima annualità del primo programma nel quale l’intervento è stato inserito + progressivo di cinque cifre della prima annualità del primo programma

(2) Indica il CUP (cfr. articolo 6, comma 4)

(3) Compilare se nella colonna “Acquisto ricompreso nell'importo complessivo di un lavoro o di altra acquisizione presente in programmazione di lavori, forniture e servizi” si è risposto “SI” e se nella colonna “Codice CUP” non è stato riportato il CUP in quanto non presente

(4) Indica se lotto funzionale secondo la definizione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera s), dell’allegato I.1

(5) Relativa a CPV principale. Deve essere rispettata la coerenza, per le prime due cifre, con il settore: F = CPV<45 o 48, S: CPV> 48

(6) Indica il livello di priorità di cui all’articolo 6, commi 10 e 11

(7) Riportare nome e cognome del responsabile unico del progetto

(8) Importo complessivo ai sensi dell’articolo 6, comma 5, ivi incluse le spese eventualmente sostenute antecedentemente alla prima annualità

(9) Riportare l’importo del capitale privato come quota parte dell’importo complessivo

(10) Dati obbligatori per i soli acquisti ricompresi nella prima annualità (cfr. articolo 8)

(11) Indica se l’acquisto è stato aggiunto o è stato modificato a seguito di modifica in corso d’anno ai sensi dell’articolo 7, commi 8 e 9. Tale campo, come la relativa nota e tabella, compaiono solo in caso di modifica del programma

(12) La somma è calcolata al netto dell’importo degli acquisti ricompresi nell’importo complessivo di un lavoro o di altra acquisizione presente in programmazione di lavori, forniture e servizi

 

Tabella H.1

1. priorità massima

2. priorità media

3. priorità minima

 

Tabella H.2

1. modifica ex art. 7, comma 8, lettera b)

2. modifica ex art. 7, comma 8, lettera c)

3. modifica ex art. 7, comma 8, lettera d)

4. modifica ex art. 7, comma 8, lettera e)

5. modifica ex art. 7, comma 9

 

Ulteriori dati (campi da compilare non visualizzati nel Programma triennale)

Responsabile unico del progetto

codice fiscale

 

 

Quadro delle risorse necessarie per la realizzazione dell’intervento

Tipologia di risorse

primo anno

secondo anno

terzo anno

annualità successive

Risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata per legge

importo

importo

importo

importo

Risorse acquisite mediante apporti di capitali privati

importo

importo

importo

importo

Stanziamenti di bilancio

importo

importo

importo

importo

Finanziamenti ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge n. 310 del 1990, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 403 del 1990

importo

importo

importo

importo

Risorse derivanti da trasferimento di immobili ex articolo 202 del codice

importo

importo

importo

importo

Altra tipologia

importo

importo

importo

importo

 

 

SCHEDA I: TRIENNALE DEGLI ACQUISTI DI FORNITURE E SERVIZI AAAA/AAAA+2

DELL'AMMINISTRAZIONE ________________________

 

ELENCO DEGLI INTERVENTI PRESENTI NELLA PRIMA ANNUALITA'

DEL PRECEDENTE PROGRAMMA TRIENNALE E NON RIPROPOSTI E NON AVVIATI

 

CODICE UNICO INTERVENTO - CUI

CUP

DESCRIZIONE ACQUISTO

IMPORTO INTERVENTO

Livello di priorità

Motivo per il quale l'intervento non è riproposto (1)

Codice

Ereditato da precedente programma

Ereditato da precedente programma

Ereditato da precedente programma

Ereditato da scheda H

Testo

 

Il referente del programma

(……………………)

 

Note

(1) breve descrizione dei motivi

 

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Pareri tratti da fonti ufficiali

QUESITO del 04/10/2023 - AGGIORNAMENTO PROGRAMMA BIENNALE SERVIZI E FORNITURE

Buongiorno, Nel caso in cui avessimo inserito nel “Programma biennale di servizi e forniture” un affidamento e poi, successivamente, avessimo deciso di suddividere questo in tre differenti affidamenti (non lotti), dobbiamo procedere alla modifica del “Programma biennale di servizi e forniture” precedentemente pubblicato? Grazie cordiali saluti