Parere tratto da fonti ufficiali

Validita' del Documento Unico di regolarità Fiscale ai fini dell'affidamento di appalti di beni/servizi a cura delle SA
QUESITO del 06/04/2023

Premesso che il “DURF” è un documento che attesta che nell’ultimo giorno del mese precedente a quello della scadenza prevista per il versamento delle ritenute, l’impresa:
- era in attività da almeno tre anni e in regola con gli obblighi dichiarativi;
- aveva eseguito, nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, versamenti complessivi registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni stesse;
- non aveva iscrizioni a ruolo, accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione relativi alle imposte sui redditi, all’IRAP, alle ritenute e ai contributi previdenziali per importi superiori ad euro 50.000, per i quali i termini di pagamento fossero scaduti e fossero ancora dovuti pagamenti nè aveva provvedimenti di sospensione (questo non si applica per le somme oggetto di piani di rateazione per i quali non è intervenuta decadenza);
si richiede un Vostro parere sull'equipollenza di tale documentazione, che la ditta potenziale appaltarice può produrre in tempi brevi alla Stazione Appaltante, CON LA CERTIFICAZIONE DI REGOLARITA' FISCALE AI FINI DELL'ACCERTAMENTO DEI REQUISITI EX-ART.80 COMMA 4 DEL CODICE APPALTI, che viene richiesta dalla S.A. all'Agenzia delle Entrate (ma, decisamente, evasa in tempi molto -ma molto- lunghi, a volte eccedenti anche i 30 gg!)

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