Parere tratto da fonti ufficiali

Quesito su Accreditamento - Sistema Voucherizzazione – Acquisizione CIG SIMOG
QUESITO del 19/04/2022

Con riferimento a quanto in oggetto, si chiede all’Istituto il parere sul quesito che si rassegna.
Premesso che lo scrivente Ufficio di Piano è incardinato presso il comune di Gravina di Catania, Capofila del Distretto socio sanitario 19 (struttura individuata dal D.P.R.S. del 04 novembre 2002 che in Sicilia ricalca quella degli Ambiti territoriali di rilievo nazionale individuati dalla legge 328/00).
Viste la legge regionale 9 maggio 1986, n. 22 che agli artt. 16 e 17 assegna ai comuni, singoli o associati, la titolarità delle funzioni in materia di interventi socio-assistenziali, e la legge quadro n. 328/00 che all’art. 19 stabilisce che gli enti associati negli ambiti territoriali/distretti socio sanitari, d’intesa con le aziende sanitarie/distretti sanitari, provvedono alla pianificazione degli interventi sociali e socio sanitari nell’ambito delle risorse assegnate.
Rilevato che il compito fondamentale di questo U.A.S. è quello di curare il coordinamento delle politiche sociali fra i tredici comuni del Distretto e, nei casi specificamente previsti dalla legge, la gestione complessiva delle funzioni e dei servizi in forma associata, va precisato che anche alla luce della riforma del Terzo Settore una parte di queste attività è affidata attraverso un sistema di accreditamento che si pone come alternativa alla procedura ad evidenza pubblica, fermi i principi generali e comunitari che reggono la materia.
Nel merito e vista la premessa, il presente quesito investe i trasferimenti di somme effettuati in occasione della gestione delle politiche sociali e segnatamente la correttezza della prassi di generare il CIG (codice identificativo di gara) nel SIMOG (sistema informativo di monitoraggio delle gare) fuori dalle procedure di gara e dunque all’interno del sistema di accreditamento.
La gestione dei servizi avviene attraverso un procedimento di accreditamento che prevede l’emanazione di un avviso pubblico, cui segue la creazione di una long list di operatori economici che vengono ammessi in ragione del possesso dei requisiti di legge, sul modello di quelli previsti dal codice dei contratti pubblici. Giusta convenzione o patto di accreditamento sottoscritto tra i soggetti accreditati e questo Ufficio, i beneficiari procedono poi alla spendita dei voucher di servizio/ buoni spesa. Si precisa che rimane nella determinazione del beneficiario la scelta dell’esercente, condizione che non rende pertanto determinabile a priori l’importo delle singole liquidazioni. In tale sistema non è possibile, di conseguenza, generare a monte il CIG derivato con esattezza.
Sulla questione della necessità di richiedere un CIG/SIMOG, in assenza di una procedura di gara, questo Ufficio ha richiamato le previsioni che statuiscono l’obbligo dei codici di gara e del codice di progetto nei pagamenti per la pubblica amministrazione (art 25 del D.L. 66/2014 convertito in legge 89/2014).
La scelta della procedura menzionata è stata determinata dalla cogenza, in capo alla stazione appaltante o comunque alla PA, dell’obbligo di tracciare i flussi finanziari come determinato dalla legge n. 190/2012 e ribadito dalle determinazioni dell’Autorità anticorruzione nn. 9/2010 e 4/2011.
In linea le circolari del Ministero dell’Interno emanate durante la gestione del programma nazionale Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti (allegate alla presente richiesta) che - ribadita la peculiarità della fattispecie dei servizi sociali - prescrivono la necessità di predisporre la comunicazione della spesa all’Autorità nazionale anticorruzione, con creazione di codice di gara anche in presenza dell’istituto dell'accreditamento.
In passato e prima di investire della questione questo Istituto, l’Ufficio ha rivolto ad ANAC la medesima richiesta di chiarimenti onde dirimere i dubbi sull’obbligatorietà di richiedere il CIG, in caso di servizi in accreditamento. Le istanze, inoltrate ad ANAC già nel 2015 e nel 2016, sono rimaste tuttavia prive di riscontro (allegato 1).
Alla luce delle superiori considerazioni si chiede a Codesto spettabile Istituto, di volere
- chiarire la procedura da adottare per la tracciabilità dei flussi finanziari in presenza di voucher di servizio/ buoni spesa (tra l’altro previsti dalla legge quadro n. 328/2000) gestiti con procedure di accreditamento e segnatamente per ciò che attiene alla piattaforma SIMOG per convenzione/accordo quadro;
- di fornire indicazioni sulla corretta generazione dei CIG derivati, stante l’impossibilità di quantificare, al momento della emissione dei buoni spesa/voucher di servizio, l’importo di pertinenza dei singoli operatori economici.
Si rimane in attesa e si porgono distinti saluti.

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