Parere tratto da fonti ufficiali

Gestione della corposa mole di documenti tecnici di gara nella stipula contrattuale relativa ai lavori.
QUESITO del 24/01/2023

Al termine di una procedura negoziata per lavori, effettuata tramite MEPA per l’importo di € 675.000 + IVA, si deve procedere alla sottoscrizione contrattuale che avverrà tramite stipula dell’RdO, in applicazione dell’art. 32, comma 14 del Codice. Nell’effettuare tale operazione è emerso un dubbio relativamente alla corretta gestione della corposa documentazione tecnica di gara: nello specifico, qualora alla stipula in parola venissero allegati tutti i predetti elaborati (relazione tecnica, PSC, capitolato, computo metrico, mappe di progetto etc.) si concretizzerebbe un contratto di circa 500 facciate che, oltre a non essere sintetico e quindi di difficile consultazione, farebbe scaturire un’imposta di bollo a carico dell’operatore economico (OE) pari ad € 2.000 (500 facciate diviso 4 per € 16,00). Tutto ciò premesso si chiede se, tale stipula, potrebbe essere gestita in maniera più snella ossia elaborando una sintesi di tutte le principali condizioni amministrative contenute nel bando corredate, per quanto concerne la parte tecnica, solamente da un elenco analitico degli elaborati (relazione tecnica, PSC, capitolato, computo metrico, mappe di progetto etc.) già in possesso dell’OE poiché scaricati dal MEPA per produrre offerta. Elaborato il predetto documento di sintesi, la Stazione Appaltante farebbe quindi pagare l’imposta di bollo in ragione del numero di facciate di cui lo stesso è composto. Si chiede un autorevole parere a riguardo.

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