Giurisprudenza e Prassi

SFRUTTAMENTO PUBBLICITARIO DI BENI O SPAZI PUBBLICI - SOTTOPOSTO A PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA

CONSIGLIO DI STATO SENTENZA 2023

Lo sfruttamento pubblicitario di beni o spazi pubblici finalizzato all’esercizio di attività di impresa avente ad oggetto la prestazione di servizi, deve necessariamente essere sottoposto a una procedura di evidenza pubblica o, comunque sia, ad una procedura competitiva secondo le previsioni dell’art. 12 della Direttiva 2006/123/CE (cd. Direttiva Bolkenstein) quando, in presenza di un numero limitato di autorizzazioni disponibili per una determinata attività, correlato alla scarsità delle risorse naturali, sia necessario garantire la concorrenza, la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi fra operatori economici tutti parimenti interessati a trarre profitto dall’esercizio di quella determinata attività di impresa.

Nel caso di specie, è incontestabile che l’autorizzazione ad affiggere la pubblicità sui ponteggi collocati sulle aree pubbliche presupponga il rilascio della concessione delle aree medesime.

Di conseguenza, è corretta la motivazione del Tar nella parte in cui richiama il principio di diritto enunciato dall’Adunanza plenaria con la sentenza n. 17 del 2021, in un caso relativo, come quello che ci occupa, alla concessione di un bene pubblico inserito all’interno del complesso dei beni aziendali funzionalmente organizzati per l’esercizio dell’attività d’impresa.

Al di là, infatti, delle differenze nominalistiche che possono caratterizzare gli istituti e le fattispecie giuridiche disciplinate dal diritto interno, ciò che in definitiva rileva per il diritto dell’Unione è “l’effetto economico del provvedimento di concessione, il quale, nella misura in cui si traduce nell’attribuzione del diritto di sfruttare in via esclusiva una risorsa naturale contingentata al fine di svolgere un’attività economica, diventa una fattispecie che, a prescindere dalla qualificazione giuridica che riceve nell’ambito dell’ordinamento nazionale, procura al titolare vantaggi economicamente rilevanti in grado di incidere sensibilmente sull’assetto concorrenziale del mercato e sulla libera circolazione dei servizi”.


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