Con il secondo motivo del ricorso principale parte ricorrente lamenta in via subordinata l’illegittimità in parte qua della legge di gara in quanto non contiene alcuna indicazione in ordine al numero di supporti da fornire l’erogazione del prodotto, riscontrando una richiesta di un operatore economico in proposito con il seguente chiarimento: “Così come indicato al par. 5.1 del Capitolato tecnico dovrà essere fornito un numero congruo su richiesta delle ASL Il prezzo a base d’asta è comprensivo del prezzo dei dispensatori”.

In tal modo secondo la ricorrente resterebbe imprecisato quale sia il criterio di questa adeguatezza, con la conseguenza che l’offerta sarebbe per una sua porzione (quella dei supporti da fornire per l’erogazione del prodotto) del tutto indeterminata.

La doglianza è inammissibile in quanto tardiva.

Come rilevato anche dall’Amministrazione resistente costituisce principio giuridico pacifico quello secondo cui “è soggetto ad impugnazione immediata il bando che […] non consente, infatti, agli operatori economici un compiuto calcolo per la determinazione delle loro offerte economiche” (Cons. Stato, sez. V, 1° ottobre 2021, n. 6599).

Nel caso di specie la ricorrente si duole proprio della pretesa indeterminatezza del bando facendo quindi valere un profilo potenzialmente ostativo alla formulazione dell’offerta che, peraltro, la ricorrente ha puntualmente proposto e che è stata ritenuta ammissibile dalla stazione appaltante.

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