Giurisprudenza e Prassi

LEX SPECIALIS NON CONFORME AI CAM: NON E' UN VIZIO TALE DA IMPORRE UN'IMMEDIATA IMPUGNAZIONE DEL BANDO (57.2)

TAR CAMPANIA NA SENTENZA 2025

Sul punto, risulta dirimente il recente orientamento espresso in materia, secondo cui la non conformità della legge di gara all'art. 57, co. 2 del D.Lgs. n. 36/2023 «non è vizio tale da imporre un'immediata e tempestiva impugnazione del bando di gara. In alcun modo, infatti, l'illegittimità dei criteri ambientali minimi influisce sulla formulazione dell'offerta: non solo in termini di impossibilità assoluta, ma neppure in termini di condizionamento relativo» (T.A.R. Puglia Lecce, Sez. II, Sent. 28 maggio 2025, n. 1013, richiamato in ANAC, Parere di precontenzioso n. 290 del 23 luglio 2025).

L'interesse della ricorrente a contestare la violazione delle norme sui CAM è sorto, pertanto, in modo concreto e attuale solo con il provvedimento di aggiudicazione, che ha cristallizzato l'esito di una competizione svoltasi sulla base di regole illegittime.

Tale conclusione, d’altronde, è linea con la giurisprudenza della Sezione (T.A.R. Campania, Napoli, n. 1073/2025), secondo cui: “l'onere di immediata impugnazione del bando sussiste soltanto in presenza di clausole immediatamente escludenti o limitative della partecipazione; nel caso all'esame, è sufficiente rifarsi alla pronuncia del Consiglio di Stato, sez. III, n. 2795/2023 secondo cui, in forza di uno stabile indirizzo giurisprudenziale, che il Collegio condivide, la non conformità della legge di gara agli articoli 34 e 71 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, in tema di criteri ambientali minimi (C.A.M.) non è vizio tale da imporre un'immediata e tempestiva impugnazione del bando di gara, non ricadendosi nei casi eccezionali di clausole escludenti o impeditive che, sole, consentono l'immediata impugnazione della lex specialis di gara (Cons. Stato, sez. V, n. n. 6934/2022, n. 972/2021; sez. III, n. 8773/2022), con la conseguenza che la partecipazione alla gara in un'ipotesi del genere non può considerarsi acquiescenza alle regole di gara, essendo l'impugnazione proponibile solo all'esito della procedura e avverso l'aggiudicazione, senza che ciò possa qualificarsi come un venire contra factum proprium".

Analoghe conclusioni, peraltro, sono state rese da ultimo dal Consiglio di Stato, sez. V, n. 7898/2025 (e giurisprudenza richiamata), secondo cui “la violazione delle norme imperative in materia di obbligatorio inserimento nei bandi di gara dei criteri ambientali minimi può essere infatti fatta valere, dagli operatori economici che abbiano interesse (strumentale) alla riedizione della gara, mediante ricorso avverso l’aggiudicazione della stessa (fatta salva l’ipotesi di illegittimità della legge di gara che impedisca la formulazione dell’offerta, nel qual caso l’impresa è onerata dell’immediata impugnazione del bando). Né possono invocarsi in senso contrario le recenti sentenze della V Sezione n. 3411 e 3542 del 2025, perché, appunto, relative a fattispecie peculiari, dal momento che in esse si dà espressamente atto che i ricorsi introduttivi, ritenuti irricevibili, lamentavano in realtà una lesività consistente nell’impossibilità di formulare un’offerta consapevole. Al contrario, quando l’operatore economico non lamenti una simile lesione, ma deduca l’illegittimità della procedura allo scopo di ottenere la ripetizione della gara, il suo interesse strumentale costituisce il portato della tutela introdotta dalla disposizione primaria (nel caso di specie, l’art. 34 del d. lgs. n. 50 del 2016, vigente ratione temporis in relazione alla fattispecie dedotta)”.

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CRITERI AMBIENTALI MINIMI: Le specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite con decreto del Ministero dell’ambiente, che le stazioni appaltanti devono inserire nella documentazione di gara per contribuire agli obiettivi ambientali del Piano d'azione per la sostenibi...
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CUI: Codice che identifica univocamente un intervento (lavoro, servizio, fornitura all'interno della programmazione triennale. (Riferimento: Allegato I.5, Art. 2, lett. c)
CUI: Codice che identifica univocamente un intervento (lavoro, servizio, fornitura all'interno della programmazione triennale. (Riferimento: Allegato I.5, Art. 2, lett. c)