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Pareri Normativi in materia di Appalti Pubblici

QUESITO del 18/04/2025 - CONTRATTI A TITOLO GRATUITO E REQUISITI GENERALI

Come noto, l’art. 13, comma 2, del d.lgs. n. 36/2023 esclude espressamente dall’ambito di applicazione del Codice dei contratti: - i contratti esclusi, - i contratti attivi, - i contratti a titolo gratuito, anche qualora essi offrano opportunità di guadagno, anche indiretto”. Il comma 5 della medesima disposizione impone, poi, che tali contratti siano, comunque, affidati in applicazione dei principi del risultato, della fiducia e dell’accesso al mercato, rispettivamente declinati dagli artt. 1, 2 e 3 del Codice dei contratti. In merito alla disciplina dell’affidamento dei contratti a titolo gratuito, il Comunicato del Presidente ANAC del 5 giugno 2024 (affidamento contratti gratuito) ha fornito linee guida alle S.A. e ha specificato che la previsione di esclusione dall’ambito di applicazione codicistico degli affidamenti dei contratti a titolo gratuito non può dirsi incondizionata, dovendo trovare, comunque, applicazione i principi generali, anche di matrice europea, che regolano l’operato delle S.A. nel settore dell’evidenza pubblica e dell’utilizzo di risorse pubbliche. Devono, altresì, trovare applicazione sia i principi di legalità, trasparenza, e concorrenza, sia i principi generali regolatori dell’attività amministrativa – previsti dalla legge n. 241/1990 – ivi compreso l’obbligo generale di motivazione dei provvedimenti stessi. Atteso che la decisione a contrarre semplificata ex co 2 art 17 del D.Lgs. 36/2023 e la proposta di aggiudicazione ex co 5 art. 17 del medesimo decreto, devono dare atto del possesso dei requisiti di ordine generale, ovvero le informazioni minime sull’affidamento (l’oggetto, l’importo e il contraente, unitamente alle ragioni della sua scelta), si chiede conferma del fatto che in tali situazioni (contratti a titolo gratuito) il contraente sia esonerato dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale, oppure se costituisce una buona prassi la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale in capo al contraente, incluso l’adempimento in materia di antimafia che prevede la Comunicazione antimafia per i contratti da 150.000 € e sino alla soglia comunitaria e l’Informazione antimafia per i contratti di importo superiore alla soglia comunitaria.


QUESITO del 18/04/2025 - ACCORDI DI COOPERAZIONE E REQUISITI GENERALI

Premesso che lo scrivente Ente non ha società in house, resta fermo che per l’espletamento di un servizio la stessa può utilizzare le prestazioni rese da società in house, previo un accordo di cooperazione PPAA (ex art. 7 co 4 d.lgs 36/2023) oppure acquistare il servizio direttamente sul mercato da una società in house (attività residuali alla c.d. attività prevalente). Ciò premesso ed in considerazione anche del fatto che nella società in house la partecipazione pubblica è totalitaria, 1. nel caso di approvvigionamento tramite un accordo di cooperazione tra PPAA, si chiede se la società in house è esonerata dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale, anche nel caso in cui si tratti di una attività per le quali è obbligatoria l’iscrizione alle White List provinciali ex D.P.C.M. 18 aprile 2013, poiché ricadente tra quelle indicate al co.53 art.1 L.190/2012 come novellato dall'art. 4-bis, comma 2, legge n. 140 del 2020 "attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa". 2. nel caso di approvvigionamento tramite acquisto di un bene o servizio reso disponibile sul mercato in regime di concorrenza da una società in house, atteso che la società in house viene interpellata per affidare un servizio/fornitura disponibile sul mercato e quindi riveste il ruolo di operatore economico, si chiede conferma del fatto che in tale situazione l’affidatario-società-in-house sia esonerato dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale, anche nel caso in cui si tratti di una attività per le quali è obbligatoria l’iscrizione alle White List provinciali ex D.P.C.M. 18 aprile 2013, poiché ricadente tra quelle indicate al co.53 art.1 L.190/2012 come novellato dall'art. 4-bis, comma 2, legge n. 140 del 2020 "attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa".


QUESITO del 18/04/2025 - ENTE PUBBLICO E NOZIONE DI OPERATORE ECONOMICO

Questa Amministrazione ha affidato un servizio ad un consorzio di sviluppo industriale - ente pubblico economico ai sensi dell’art. 36, c. 4, della Legge 317/91. Quest’ultimo non ha trasmesso il DGUE adducendo di non essere tenuto in virtù della sua qualificazione soggettiva. Atteso che in questi casi il Consorzio viene interpellato per affidare un servizio disponibile sul mercato, e quindi riveste il ruolo di operatore economico, si chiede conferma del fatto che in tali situazioni l’affidatario sia esonerato dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale.


QUESITO del 18/04/2025 - IMPRESA COOPTATA E REQUISITI GENERALI

La cooptazione, pur presentando evidenti connotati di peculiarità, si configura come una speciale tipologia di aggregazione che comunque rientra nel genus dell’associazione temporanea. L’ANAC afferma in particolare che l’istituto della cooptazione ha carattere eccezionale e derogatorio, non essendo richiesto alle imprese cooptate il possesso dei requisiti di qualificazione richiesti ai concorrenti. Ed infatti “l’impresa cooptata può eseguire i lavori, ma non assume lo status di concorrente; essa, di conseguenza, non può acquistare alcuna quota di partecipazione all’appalto e, quindi, non deve (e, in realtà, neppure può) dichiarare la propria quota di partecipazione al raggruppamento temporaneo”. A sostegno di tale posizione, l’Autorità osserva come in tal senso militi anche l’orientamento prevalente della giurisprudenza, secondo cui “il soggetto cooptato non acquista lo status di concorrente, né assume quote di partecipazione all’appalto, non riveste la posizione di offerente (prima) e contraente (dopo) e non presta garanzie; infine non può né subappaltare, né comunque affidare a terzi la propria quota dei lavori”. Alla luce di tanto, si chiede conferma del fatto che la società cooptata sia esonerata dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale.


QUESITO del 18/04/2025 - CONCESSIONARI E UTILIZZO DEL DGUE

La società concessionaria in via esclusiva di un servizio non può essere inquadrata come “operatore economico” in ragione della diversa qualificazione soggettiva e, dunque, non è tenuta a produrre la documentazione di cui all’art. 91 del D. Lgs 36/2023 (DGUE) e rilascio autorizzazione di accesso al FVOE 2.0 ai fini della verifica dei requisiti di ordine generale. Si chiede conferma del fatto che la società concessionaria sia esonerata dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale.


QUESITO del 18/04/2025 - SPESE ECONOMALI E REQUISITI GENERALI

Nell’ambito delle spese economali che, come noto, non sono contratti d’appalto o accordi quadro e non richiedono l’acquisizione del CIG, si chiede se gli operatori economici siano esonerati dal trasmettere la dichiarazione (DGUE) e dal controllo dei requisiti di ordine generale. In caso di esonero, si chiede se sia comunque necessario verificare l’iscrizione alla White List provinciali qualora si tratti di una attività per le quali è obbligatoria l’iscrizione alle White List provinciali ex D.P.C.M. 18 aprile 2013, poiché ricadente tra quelle indicate al co.53 art.1 L.190/2012 come novellato dall'art. 4-bis, comma 2, legge n. 140 del 2020 "attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa", ad esempio in caso di spese economali per l’acquisto di servizi di ristorazione / catering.


QUESITO del 18/04/2025 - CONVENZIONI E ACCORDI QUADRO CONSIP - VERIFICA DEI REQUISITI GENERALI

In caso di approvvigionamento mediante adesione a convenzione stipulata da Consip o dalla centrale di committenza regionale, i controlli dei requisiti di carattere generale devono essere effettuati dalla centrale di committenza, così come confermato dal MIT (quesito 580/2019). In questi casi, pertanto, il RUP può procedere invitando l’operatore economico individuato a rendere un aggiornamento in merito al possesso dei requisiti necessari tramite apposita modulistica, gravando sul dichiarante l’impegno di comunicare tempestivamente ogni variazione rispetto a quanto accertato da Consip in fase di gara. Si chiede se la procedura di verifica indicata sia corretta.


QUESITO del 16/04/2025 - COMUNICAZIONE DELL'ELENCO DEI CONCORRENTI

Buongiorno si richiede quanto segue in materia di accesso agli atti: Un concorrente partecipante ad una procedura aperta (OEPV attualmente in corso e per la quale sono state aperte solo le buste amministrative), ha chiesto - per ora solo telefonicamente - di conoscere l’elenco degli altri partecipanti. Il quesito che si pone è questo: fermo restando che l’art. 35 comma 2 lett. a) recita che “l'esercizio del diritto di accesso è differito: a) nelle procedure aperte, in relazione all'elenco dei soggetti che hanno presentato offerte, fino alla scadenza del termine per la presentazione delle medesime” e quindi, salvo errore, sembrerebbe possibile “la pubblicità” dell’elenco dei partecipanti dopo la scadenza del termine, dobbiamo rendere pubblico automaticamente l’elenco dei partecipanti nell’area pubblica della nostra piattaforma digitale oppure dobbiamo attendere una richiesta formale del partecipante e rispondere soltanto a lui senza rendere pubblico l’elenco? Inoltre, come si identificano le fasi richiamate al comma 3 del medesimo art. 35? In ultimo, sempre per rispettare il differimento della visibilità delle informazioni alla comunicazione dell’aggiudicazione, si domanda se le sedute pubbliche sono ammissibili o meno? Grazie e cordiali saluti Il Servizio gare


QUESITO del 15/04/2025 - AFFIDAMENTI DELLE SOCIETA' IN HOUSE E PROGRAMMAZIONE

Quesito Aprile La scrivente è una società pubblica, in house, che sta predisponendo la programmazione triennale degli acquisti ex art. 37 del Codice. Emerge chiaramente come gli schemi tipo di cui all’Allegato I.5 siano strutturati per la PA. Ciò posto, si chiede se i suddetti schemi, soprattutto relativi ai Lavori, siano vincolanti. Ad esempio la società esegue lavori (ristrutturazione della propria sede “privata”), ma non sono definibili, a parere di chi scrive, lavori funzionali ad Opere Pubbliche. Si evidenzia infatti che le schede riferite alla programmazione dei lavori sono dedicate alle Opere Pubbliche .


QUESITO del 15/04/2025 - PAGAMENTI TRAMITE SEPA

Quesito MARZO - La scrivente è una società pubblica, in house, soggetta quindi alla verifica ex Art. 48-bis D.P.R. n. 602/73 per i pagamenti superiori ad Euro 5.000,00 Ciò premesso, la medesima società ha aderito ad una Convenzione Quadro in Consip per la fornitura di energia elettrica e metano, selezionando l’opzione di pagamento attraverso RID. Si chiede se tale tipologia di pagamento sia illegittimità oppure se sia possibile effettuando la verifica contestualmente all’avvenuto pagamento tramite RID, attivando, in caso affermativo, la segnalazione all’Agenzia delle entrate-Riscossione, ai fini dell'esercizio dell'attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo


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